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Mentre noi parliamo di auto elettriche come mai prima nella storia, visto che cominciano a girare parecchio, in un Paese dove i BEV sono molto incentivati arrivano nuove accuse contro il diesel.
Su Volkswagen, già colpita dal precedente filone dieselgate, arrivano altri capi di imputazione per frode. Tutto da discutere ma intanto in Francia i tedeschi dovranno versare 10 milioni di euro in cauzione e una fideiussione da 60 milioni per eventuali risarcimenti. Non che Francia e Germania si siano amate troppo, pensando ad un certo passato, ma con il diesel non c’entrano ricordi di guerra.
Similari accuse di frode infatti, sono piovute su Renault, per cifre non inferiori, anzi: 80 milioni. Se il filone si dovesse estendere potrebbe toccare anche tutta Stellantis. Proprio oggi Peugeot ha dovuto fare i conti con i 10 + 30 milioni da impegnare per difendersi e sorte analoga pare prevista per Citroen e FCA. Tutto il grande gruppo mira a difendersi e chiarire i fatti, che riguardano le emisisoni "tarocche" dei motori a gasolio tra 2009 e 2015 gli Euro5.