Emissioni Diesel, in Francia si indaga anche su PSA

Emissioni Diesel, in Francia si indaga anche su PSA
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La commissione antifrode francese che indaga sulle emissioni dei motori diesel ha deferito al Tribunale di Parigi anche il gruppo PSA, definitosi «scioccato» dalle accuse
10 febbraio 2017

Le indagini francesi sulle emissioni dei motori diesel coinvolgono ora un nuovo costruttore dopo Volkswagen, Renault ed FCA: si tratta del gruppo PSA. La commissione antifrode voluta dal governo francese per verificare la presenza di defeat device sulle vetture diesel ha chiesto il coinvolgimento del Tribunale di Parigi anche per quanto riguarda il gruppo transalpino. 

A confermare il deferimento alla magistratura è stato lo stesso gruppo PSA, definitosi «sorpreso e scioccato» dalle accuse e determinato a dimostrare il proprio rispetto delle regole. «Non abbiamo mai usufruito di dispositivi o software in grado di riconoscere i test e di attivare sistemi di trattamento delle emissioni - si legge in una nota -. Le verifiche condotte da diverse autorità francesi ed europee hanno evidenziato l'aderenza ai criteri normativi da parte dei nostri veicoli». 

Le accuse della commissione antifrode riguardano cinque vetture PSA, che avrebbero emesso quantitativi di NOx superiori al limite durante la guida in autostrada. Per confutare le contestazioni, il gruppo ha portato ad esempio dei test condotti dall'Ipfen, un istituto francese di ricerca e formazione sulle nuove energie, in cui non sono state riscontrate anomalie. Il gruppo, poi, ha recentemente pubblicato i consumi reali di circa 50 modelli tra Peugeot, Citroen e DS. 

Il gruppo PSA ha ribadito l'intenzione di fare luce sulla situazione, in modo tale da «difendere i propri interessi, oltre a quelli dei dipendenti, dei clienti e dei partner». 

 

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