Emissioni auto, Parlamento Europeo chiede regole più severe

Emissioni auto, Parlamento Europeo chiede regole più severe
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Il Parlamento Europeo chiede la progressiva diminuzione e il successivo azzeramento entro il 2022 del fattore di conformità, margine di tolleranza nei test delle emissioni su strada
18 settembre 2020

Il Parlamento Europeo chiede una stretta sui test delle emissioni su strada, votando contro il fattore di conformità, una regola nel calcolo delle emissioni che mitiga i limiti di NOx consentiti per le vetture Euro 5 ed Euro 6. Un fattore, questo, che secondo i parlamentari dovrebbe essere non solo azzerato entro il 2022, ma anche diminuito progressivamente, in modo tale da rendere il valore delle emissioni dei nuovi veicoli Euro 6 testati su strada conforme alle misure previste per legge. 

Entrando nello specifico del fattore di conformità, si tratta di un margine di tolleranza rispetto ai limiti fissati dalle normative anti-inquinamento. Introdotto nel 2016 dopo la stretta dovuta al caso Dieselgate, il fattore di conformità andrebbe a bilanciare il potenziale margine d'errore dei Pems, i sistemi portatili impiegati nei test Rde per misurare gli ossidi di azoto. Il fattore di conformità in vigore fino alla fine del 2020 è di 2,1; per gennaio 2021 è già previsto un abbassamento a 1,43. 

Ma il Parlamento Europeo vuole una riduzione progressiva del fattore di non conformità. Dopo la diminuzione immediata da 1,43 a 1,32, si arriverebbe all'azzeramento entro il 30 settembre 2022. A prescidere da questo, la maggior parte dei modelli rispetta già appieno le regole: stando ai dati diffusi nel 2019 dall'organizzazione indipendente Transport and Environment, l'87% dei risultati dei test Rde dei motori diesel Euro 6d-tempi e Euro 6d rientrava già nei parametri. Il Parlamento Europeo, peraltro, chiede alla Commissione anche requisiti più stringenti per i Pems. 

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