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Nizza (Francia) – Emilio Tiberio, Responsabile Ricerca&Sviluppo del Centro Tecnico di Roma Bridgestone, è il papà del nuovo pneumatico DriveGuard, che vuole riscrivere le regole nel mondo degli pneumatici run-flat. Ecco cosa ci ha raccontato.
Siamo in compagnia del “papà” del nuovo Driveguard, giusto?
«In un certo senso sì. Bridgestone DriveGuard infatti nasce in Europa e più precisamente in Italia, dove ha sede il Centro Tecnico Bridgestone di riferimento per tutti i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa».
Insomma c'è anche tanta in Italia in DriveGuard...
«Certamente. DriveGuard è stato progettato completamente “in house”. Prima lo abbiamo testato nel nostro impianto pilota di Roma e poi lo abbiamo portato negli stabilimenti europei».
Come è nata l'idea di riscrivere le regole del gioco nel mondo dei pneumatici run-flat?
«L'idea è arrivata perché abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri colleghi del marketing, ma anche con gruppi di lavoro formati da clienti finali potenziali. In questo modo siamo riusciti a definire alla perfezione quali sarebbero dovute essere le caratteristiche del nostro nuovo pneumatico. Abbiamo ascoltato quello che ci chiedevano direttamente i nostri clienti, sulla scorta della loro esperienza personale».
Perché un cliente dovrebbe scegliere il nuovo DriveGuard e non un altra gomma run-flat più tradizionale?
«Le run-flat tradizionali nascono attorno ad un modello specifico. Nel momento in cui queste stesse gomme vengono montate su un altro tipo di veicolo rischierei di avere un fitting non ottimale tra le prestazioni del mezzo e quelle dello pneumatico. DriveGuard invece è stato sviluppato pensando ad una vasta gamma di veicoli, in modo che si sapesse adattare alla specificità di ciascun modello».
DriveGuard è una run-flat per tutti, indipendentemente dallo schema sospesioni, dal telaio, dal peso
Una ran-flat per tutti quindi?
«Esattamente, DriveGuard è una run-flat per tutti, indipendentemente dallo schema sospesioni, dal telaio, dal peso».
Le gomme run-flat sono sempre state un po' rigide. Su DriveGuard invece si viaggia comodi, come avete fatto a migliorare il comfort di marcia?
«L'utente finale ci chiedeva una run-flat con lo stesso comfort di una gomma tradizionale. Abbiamo quindi sviluppato una mescola di rinforzo speciale, che abbiamo pensato per il fianco dello pneumatico, in posizione interna. Questa struttura è pensata per sostenere il peso della vettura anche in condizioni di pressione nulla. Poi abbiamo creato una tela di carcassa in poliestere, un materiale non troppo rigido, che garantisce quindi comfort».
Vi sisete concentrati anche sulle performance a zero pressione, ovvero quando si va incontro ad una foratura. Giusto?
«Abbiamo dovuto studiare una gomma che sapesse garantire prestazioni anche una volta forata, quando si raggiungono temperature elevatissime. Per farlo ci siamo inventati per esempio delle alette di raffreddamento, su cui abbiamo un vero e proprio brevetto. Una soluzione smart che si ispira al primordiale concetto di radiatore e quindi, proprio grazie a delle alette, aiuta a smaltire meglio il calore del fianco, aumentando la “vita” della gomma quando si viaggia a zero pressione».
A volte i run-flat non riuscivano a garantire le stesse prestazioni di una gomma tradizionale. Come si comporta invece DriveGuard?
«Ma abbiamo inventato anche una nuova mescola battistrada che sapesse garantire prestazioni eccellenti anche sul bagnato, senza avere compromessi in termini di resistenza al rotolamento».
Abbiamo dovuto studiare una gomma che sapesse garantire prestazioni anche una volta forata, quando si raggiungono temperature elevatissime
I run-flat tradizionali sono stati sempre più pesanti delle gomme normali. Anche DriveGuard va incontro a questo inconveniente?
«La tecnologia ci ha permesso di ridurre gli spessori e il numero delle tele di carcassa. A tal punto che oggi DriveGuard risulta essere più pesante nell'ordine di un 5-10% rispetto ad una gomma paragonabile. Con le run-flat tradizionali invece si poteva arrivare ad un aggravio di peso anche fino al 30%».
Ma quanto costa il nuovo DriveGuard?
«Secondo i nostri studi il 75% dei clienti finali intervistati sarebbe disposto a pagare fino al 25-30% in più per avere un prodotto come il DriveGuard. Alla luce di questi dati il nostro nuovo run-flat finisce per avere un prezzo superiore di circa il 20% rispetto ad un prodotto Bridgestone paragonabile. Siamo quindi sempre nell'ambito di una fascia di prezzo simile a quella di una gomma premium di tipo tradizionale».