Emergenza Covid: la mobilità fino al 30 aprile

Emergenza Covid: la mobilità fino al 30 aprile
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Nessun allentamento delle restrizioni nel nuovo decreto del Governo: niente regioni in giallo, per tutte rosso ed arancione. Ed anche gli spostamenti fuori regione restano off limits
1 aprile 2021

Linea dura per (almeno) un altro mese: chi sperava in un alleggerimento delle misure anti-Covid è rimasto deluso, visto che l’Italia resterà divisa per tutto aprile tra regioni arancioni e rosse, anche se il nuovo decreto prevede la possibilità di allentare la stretta nell'ipotesi (al momento piuttosto remota) di un netto calo di contagi e massiccia copertura della popolazione per quanto riguarda i vaccini. 

Le principali misure riguardano l’obbligo di chiusura prorogato per bar e ristoranti (con la sola possibilità di asporto e consegna a domicilio) e per le strutture che prevedono presenze di pubblico ed utenti (stadi, palestre, piscine, cinema, teatri e musei), gli spostamenti ancora non permessi in ambito extraregionale, il divieto di visite a parenti ed amici per chi vive in zona rossa.

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Dopo le festività pasquali, se la situazione epidemiologica lo consentirà, potranno essere valutate parziali riaperture delle attività finora bloccate, in special modo per bar e ristoranti a pranzo. 

La scuola torna in presenza, anche per le zone rosse, fino alla prima media: a tal riguardo, i presidenti di Regione, a differenza di quanto accaduto in passato, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole; nelle regioni classificate come arancioni, alunni in classe fino alla terza media, e presenza al 50% per le scuole superiori.

Come detto, restano vietati gli spostamenti tra regioni, a meno che non si abbia una seconda casa; la mobilità resta possibile per motivi di lavoro, salute e necessità ed è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

A Pasqua, come noto, tutta Italia si colora di rosso: sarà possibile, per una sola volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) recarsi in visita a parenti ed amici, nel weekend festivo, ed anche a Pasquetta; poi nelle zone rosse questa pratica non sarà più consentita, mentre resterà attivai nelle regioni in arancione.

Per tutti resta confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5, a meno di comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità.

Sarà poi possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive, come avviene per Campania Puglia e Liguria, che hanno posto a Pasqua il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti; inoltre, l’accesso alle seconde case, almeno per il periodo pasquale, è vietato per i non residenti in Valle d'Aosta, Alto Adige, Toscana, Sardegna, Marche.
 

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