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Ancora scambi al vetriolo tra Elon Musk e la Contea di Alameda, che consentirà a molte attività produttive, tra cui lo stabilimento Tesla di Fremont, di riprendere le attività solo alla fine del mese.
In un tweet di Musk successivo a quello in cui ha riferito di voler riaprire nonostante i divieti e ha minacciato di trasferire sede e stabilimenti in Texas o Nevada, il patron della Casa specializzata in auto elettriche ha detto: «Se qualcuno viene arrestato, chiedo che sia solo io».
I funzionari sanitari della contea di Alameda, dove ha sede la fabbrica di Fremont, lunedì hanno detto di essere a conoscenza del fatto che Tesla aveva aperto oltre le cosiddette operazioni minime consentite durante il blocco e avevano comunicato alla società che non poteva operare senza l'approvazione di un piano condiviso con la contea.
Da parte sua Tesla ha presentato un ricorso in tribunale contro il presunto abuso da parte della contea, che ha imposto un “lockdown” per le attività produttive più lungo rispetto a quello programmato dallo stato della California, una misura non conforme alla costituzione del Golden State secondo la posizione dei legali di Tesla.
Dopo la minaccia di Musk di lasciare la California per trasferire il suo business in uno stato più accomodante con le imprese, sono piovuti gli inviti da parte di personalità in vista di Texas, Georgia, Nevada, che hanno contattato Musk su Twitter incoraggiandolo a trasferirsi nel loro stato. Un funzionario del Texas ha ufficialmente invitato l’ad per una visita.