Elon Musk: la piccola Tesla non si vede, ma abbiamo un piano per il futuro della Terra

Elon Musk: la piccola Tesla non si vede, ma abbiamo un piano per il futuro della Terra
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L'Investor Day 2023 di Tesla è stata l'occasione per rivelare molti dei progetti in arrivo del costruttore americano, ma non è ancora il momento per il debutto della Model 2 definitiva
2 marzo 2023

In diretta da Austin (Texas) è appena terminata nella notte italiana la presentazione da parte di Elon Musk e dei suoi top manager dell'Investor Day 2023, molto più che una rendicontazione dei risultati 2022 (per altro ottimi: 1.313.000 auto vendute) ma soprattutto per i progetti di medio e lungo termine di Tesla, a partire dalla generazione di energia per arrivare al 2050 azzerando le emissioni dei combustibili fossili con nuove centrali di produzione solare ed eolica, sistemi di stoccaggio con megapack di batterie statiche ma anche con l'inserimento di milioni di auto elettriche nella griglia di accumulo e distribuzione. I numeri in gioco ipotizzano una produzione di 240.000 gigawatt/ora su una superficie pari allo 0,2% della superficie terrestre, senza sottrarre aree all'agricoltura ma utilizzando zone desertiche.   

Una cocente delusione invece per noi e per chi si aspettava il debutto in carne ed ossa (si fa per dire) della piattaforma di terza generazione. Il Master Plan n°3, la strada "per le energie rinnovabili e sostenibili, per futuro della Terra", oltre che un excursus storico sul progressi ottenuti sinora, è stato più una panoramica sui miglioramento ottenuti sulle singole parti delle attuali e future Tesla che non sul veicolo di terza generazione. Il capo designer Franz von Holzhausen ha detto semplicemente che "ne parleremo un'altra volta".

La Tesla Model A (o Model 2 o Model C) secondo Carscoops
La Tesla Model A (o Model 2 o Model C) secondo Carscoops
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Arriva una Tesla "economica". Anzi, no

È dunque andata delusa l'aspettativa più forte, la presentazione della oramai leggendaria Tesla da 25.000 dollari, anticipata nel 2020 e successivamente messa da parte per i molti altri progetti sul piatto. Il motivo del ritardo è anche legato agli eccellenti risulti che sta facendo registrare la Model Y in tutti i continenti, quindi era prioritario concentrarsi sull'aumento della produzione della Suv piuttosto che mettere altra carne al fuoco. Ma siccome la concorrenza (specie cinese) comincia a mordere il freno, ecco che tutti attendevano il reveal di una piccola Tesla "economica" che, se fosse veramente venduta negli USA a 25.000 dollari, tra tasse e costi d'importazione potrebbe arrivare da noi a... scommettiamo su 29.990 euro, che è comunque un prezzo stracciato rispetto alla concorrenza per avere la tecnologia (e la rete di ricarica) Tesla. Elon aveva già annunciato che le nuove tecnologie di produzione possono portare il nuovo modello a costare la metà di prima.

La hatchback a cinque porte, alla fine, non si è vista e si specula ancora sul nome: Model 2 (scontato), Model A (per comporre la seconda lettera di CAR, lasciando al Cybertruck e alla futura Roadster il compito di completare il claim S3XY CAR). Quale che sia il nome, di sicuro il progetto della piattaforma di terza generazione farà parte di un processo di costruzione rivoluzionato, molto più robotizzato ed economico che ovviamente prevede l'utilizzo delle gigapresse per diminuire il numero delle parti stampate e della batterie strutturali. Nulla è trapelato riguardo le caratteristiche tecniche, le prestazioni o le qualità della piccola Tesla, ma dalle informazioni già disponibili in precedenza, si parla di un modello con almeno 400 km di autonomia Wltp, un requisito irrinunciabile secondo Musk. L'unica consolazione ce l'ha data il CFO Zachary Kirkhorn che ha definito la nuova piattaforma una priorità, sottolineando anche che i costi di produzione della Model 3 si sono ridotti del 30% (quindi i margini sono saliti alle stelle), che per la nuova piattaforma la riduzione sarà del 50% e che i costi di gestione per il proprietario saranno del 40% inferiori rispetto ad una Toyota Corolla.

L'unica novità tecnica di una certa sostanza ci parla della tecnologia dei motori Tesla, che in futuro non avranno più bisogno delle terre rare per la costruzione dei magneti permanenti, cosa che riduce in modo sostanziale i costi di approvvigionamento e di costruzione. Il link per rivedere l'Investor Day Tesla 2023 è qui.

Tom Zhou fa la sua comparsa in finale

Una figura di primo piano ha presentato sul finire dell'Investor Day i progressi nel potenziamento delle fabbriche: è Tom Zhou, il manager che ha gestito la Giga 4 di Shanghai durante il Covid e che di recente è passato ad Austin e sembra candidato a prendere il posto di Elon come CEO di Tesla, che ha annunciato il record di produzione di 4 milioni di Tesla, cosa che si ottiene con un ciclo produttivo di 45 secondi (ogni 45 secondi un'auto procede lungo la linea dei robot) e di un'efficienza dei macchinari pari al 90%. Passata un po' sotto traccia ma annunciata l'apertura di una megafabbrica in Messico, mentre è stata confermata l'entrata in attività di una raffineria per il litio in Texas per la fine del 2023.

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