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In questi ultimi due anni, come ben sappiamo, il mercato dei componenti elettronici hanno avuto grandi difficoltà causate dalla pandemia. Tutto questo, soprattutto, è stato causato dal principale e (quasi) unico paese in cui i preziosi componenti vengono costruiti per la maggior parte del mercato: la Cina.
Inizialmente è stato colpito il mercato dei componenti elettronici di consumo, come ad esempio pc/computer e nell’ultimo anno ha preso di mira il mercato dell’automotive.
Elon Musk, riferito alle fabbriche di Tesla in Texas e in Germania, ha affermato :” E' davvero come un gigantesco suono ruggente, il suono di soldi in fiamme” riferendosi alla carenza di forniture per l’assemblaggio delle sue Tesla.
La fabbrica messa in più difficoltà è quella di Austin (Texas), questo per “colpa” della produzione delle nuove batterie 4680 (quelle di ultima generazione). Per la produzione delle 2170, più diffuse e tradizionali, gli strumenti sono bloccati in Cina, che ancora oggi è ferma a causa di un lungo lockdown.
La fabbrica che sembra esser messa meglio è quella di Berlino, questo perché ha iniziato a lavorare con le batterie tradizionali 2170. Proprio per questi motivi e per le sue dichiarazioni passate che vi abbiamo raccontato le scorse settimane, sembra che il ceo di Tesla abbia intenzione di licenziare il 10% dei dipendenti nei prossimi 3 mesi, che corrisponderebbero a circa il 3,5% della forza lavoro dell’azienda nel mondo.
Infine, Musk ha affermato per "alleviare" le preoccupazioni : "Si risolverà tutto molto velocemente, ma richiede molta attenzione".