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«L’Ipo di Ferrari avverrà nella seconda metà di ottobre». Lo ha affermato John Elkann, a margine della conferenza stampa di presentazione di PartnerRe a Montecarlo. Come riporta l’agenzia Dow Jones, il presidente di Exor, la holding di casa Agnelli, ha inoltre spiegato che «nella prima parte del 2016 ci sarà la distribuzione delle azioni».
Detta così i tempi dello sbarco a Wall Street del titolo del Cavallino il presidente di Fiat-Chrysler, cui oggi appartiene il 90% della proprietà del Cavallino Rampante, mentre il restante 10% è in possesso di Piero Ferrari, il figlio di Enzo.
La documentazione per lo sbarco alla Borsa di New York è stata presentata dal Gruppo italoamericano lo scorso luglio alla Securities and Exchange Commission. In questa si stabiliva che l'offerta pubblica iniziale non supererà il 10% delle azioni ordinarie: «Il numero di azioni ordinarie oggetto dell’offerta ed il range di prezzo dell’offerta non sono ancora stati determinati, fermo restando che si prevede che l’oggetto dell’offerta non ecceda il 10% delle azioni ordinarie», si legge nella nota di Fca dello scorso 23 luglio. Ma Ferrari potrebbe essere quotata anche a Piazza Affari, come riportato sulla documentazione presentata alla SEC, in concomitanza o successivamente allo sbarco a Wall Street.
L’offerta pubblica e la successiva distribuzione di azioni agli azionisti di Fca riguarderà la società controllante di Ferrari, che è la Ferrari N.V., una società appositamente costituita per la collocazione sul mercato delle azioni Ferrari con sede legale in Olanda.