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Mentre molte associazioni esprimono preoccupazione per l'incontro fissato per il pomeriggio di sabato che vedrà protagonisti Fiat ed il Governo, altri esponenti di svariati settori manifestano fiducia verso i vertici del Gruppo piemontese.
Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha infatti manifestato ottimismo dopo aver avuto un colloquio telefonico con il Presidente di Fiat, John Elkann, precisando di aver ricevuto da quest'ultimo: «assicurazioni che la Fiat non ha intenzione di abbandonare Torino. Una scelta che mi aveva sempre ribadito e che mi è stata confermata in questi giorni.»
Palombella ripone fiducia negli accordi Fiat
Rocco Palombella, Segretario Generale della Uilm, ha invece dal canto suo tenuto a precisare che firmerebbe «altri diecimila accordi come quello sottoscritto a Pomigliano. Quelle con Fiat sono intese che condivido totalmente perché assicurano sia i firmatari dell'accordo che i lavoratori stessi.»
«Non è vero che la Fiat sta andando via dall'Italia - aggiunge - ma l'azienda sta scontando una congiuntura difficile di mercato. Ritengo che verranno mantenuti stabilimenti e livelli occupazionali; bisogna però resistere fino al tempo che ci sarà la ripresa nel settore auto, che speriamo avvenga nel prossimo anno.»
Pomigliano fu salvata dagli accordi siglati
Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ricorda invece che gli accordi presi sino ad ora hanno salvato Pomigliano e Grugliasco e chiede a Marchionne se ha intenzione «di riprendere gli investimenti quando il mercato tornerà a tirare.»
Fonte: Ansa