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Non poteva mancare, alla presentazione della nuova Alfa Romeo Giulia, il Presidente del gruppo FCA, John Elkann. Visibilmente emozionato, il nipote di Gianni Agnelli si è profuso in un ringraziamento a chi ha consentito alla casa meneghina di avere ancora gli occhi del mondo puntati su di sé, oltre che a rilanciare gli obiettivi futuri ed ambiziosi del marchio che ha appena celebrato i 105 anni della propria storia.
«Abbiamo vissuto una giornata importante per FCA e sopratutto per Alfa Romeo.» commenta Elkann. «La presentazione mondiale di una nuova auto è davvero un momento speciale per tutti coloro che ci hanno lavorato: si prova una forte tensione per le tensioni tecniche adottate, ma si è anche curiosi di vedere e toccare con mano il nuovo modello. Ora, però, è diverso: abbiamo riportato l'attenzione del mondo su Alfa Romeo, un marchio che ha contribuito a scrivere la stroia dell'automobilismo, e che sta creando un futuro all'altezza dei proppri successi e delle proprie ambizioni. Grazie a Sergio Marchionne, grazie a Lorenzo Ramaciotti, grazie a Harald Wester, a Philippe Krief e a tutta la squadra.»
«Abbiamo dato vita a un sogno, per la felicità dei molti appassionati dell'Alfa Romeo, dei molti che lo diventeranno, ed il merito va alla nuova Giulia ed ai nuovi modelli che la seguiranno. Stiamo vivendo un momento speciale: da oltre 100 anni la mia famiglia partecipa a progetti ambiziosi nel mondo dell'automobile. L'entusiasmo e la voglia di creare nuove auto in grado di stupire non sono mai cambiati, in questo lasso di tempo.»
«Alfa Romeo ha aperto un nuovo capitolo della sua storia, puntando senza compromessi sulla qualità che l'hanno resa celebre. Non parlo solamente di caratteristiche tecnologiche all'avanguardia, o di prestazioni entusiasmanti: parlo del meglio che ha da offrire il nostro paese, l'Italia. Abbiamo una sintesi perfetta di qualità, creatività e stile. Abbiamo qualcosa che non si può copiare, perché è unico, così come è unica la storia dell'Italia, dove secoli di ingegno, ricerca e cultura hanno creato un patrimonio di bellezza e sapere che non ha eguali al mondo.»
«Consapevoli di tali tesori, abbiamo voluto riunire nel Museo dell'Alfa Romeo alcuni capolavori dell'arte italiana, come il Ritratto d'Uomo, di Antonello da Messina, e i tre codici manoscritti legati alla storia della famiglia Sforza-Visconti. Abbiamo agito così non solo per ricordare da dove provenga il Biscione, ma per sottolineare che la Giulia – ed i nuovi modelli che stanno per arrivare – oltre ad essere automobili fantastiche, vantano radici importanti. Sono, infatti, il frutto di una cultura profonda, che sa rinnovarsi all'insegna di sfide tecnologiche, e sa costruire il proprio futuro. Quando escono dai nostri stabilimenti italiani, portano nel mondo ciò che da sempre il mondo stesso apprezza del nostro paese, l'Italia.»