Elettriche, voto rinviato sine die al Consiglio Europeo, non c'è la maggioranza

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Terremoto europeo sul bando alle termiche: la Germania (e anche l'Italia, in precedenza) si sono messe di traverso alle scelte "non neutrali" della Commissione e del Parlamento. Si lavora per un punto comune
3 marzo 2023

Tutta una serie di votazioni previste in ambito europeo per dare il via definitivo al bando della vendita di auto termiche entro il 2035 è in stand by: nemmeno il prossimo 7 marzo si procederà con lo scrutinio finale perché la posizione della Germania - per voce del ministro dei Trasporti Volker Wissing - è stata tranchant:  Il governo tedesco non può approvare la proposta perché non ammette la transizione comprendendo altre tecnologie che l'elettrico, escludendo l'idrogeno e i carburanti rinnovabili e-fuel per cui si investe molto in Germania. Il portavoce della Presidenza svedese ha annunciato che il Corepar (l'organo che riunisce gli ambasciatori Ue) ha tolto il punto anche dall'agenda del Consiglio del 7 marzo, che doveva dare l'approvazione finale e verrà rimandato a una successiva sessione del Consiglio. Il Coreper tornerà sulla questione a tempo debito. 

Quale maggioranza ci sarà?

Per approvare in via definitiva il piano Fit for 55 è necessario che il 55% degli Stati dia il parere favorevole, ma non basta, perché i Paesi favorevoli debbono anche rappresentare oltre il 65% della popolazione e la Germania, con i suoi 83 milioni di cittadini, basterebbe già a creare un grosso problema. Con l'astensione di Germania e Bulgaria e il voto contrario già espresso dall'Italia e dalla Polonia il provvedimento sarebbe bocciato.

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