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Aggiornamento: il piano di licenziamenti di Ford si espande, andando a interessare tutta l'Europa. Il totale degli esuberi sale così a 3.200. La maggior parte dei lavoratori interessati dal provvedimento è di stanza in Germania. A rivelarlo è stato il sindacato tedesco IG Metall nel corso di una riunione straordinaria del consiglio di fabbrica dello stabilimento di Colonia.
Gli effetti di un necessario (ma imposto politicamente) passaggio verso i segmenti di più alto profitto ed elettrici sta avendo i primi effetti pratici: nel Paese con la più forte economia europea la Ford inizia con i licenziamenti in blocco lasciando a casa più di 1.000 persone prese dalle catene di montaggio, ma anche dall'amministrazione, dalle vendite e dalla progettazione della sede di Colonia.
In queste ultime settimane si erano avuti annunci di drastici tagli di posti di lavoro per le Big Tech (ultima Google in ordine di tempo), ma nel loro caso il turnover è sempre stato molto veloce e "fluttuante", mentre nell'industria dell'auto queste riduzioni promettono di essere permanenti e investiranno tutta la filiera, dalla produzione alla vendita e al post-vendita.
I provvedimenti di Ford preludono ad una nuova struttura di business più snella, una conseguenza anche dell'abbandono della produzione della Fiesta e prossimamente della Focus. La produzione di auto Ford in Europa sarà del tutto elettrica a partire già dal 2030.