Educazione stradale: l'89% degli italiani la vorrebbe a scuola

Educazione stradale: l'89% degli italiani la vorrebbe a scuola
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Una ricerca ha evidenziato che il popolo italiano sarebbe favorevole all'introduzione dell'educazione stradale tra le materie scolastiche, mentre il conseguimento della patente andrebbe mantenuto a 18 anni
21 febbraio 2012

Una ricerca commissionata a Nextplora dall'Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni - compagnia online del Gruppo Unipol – ha evidenziato che il popolo italiano sarebbe favorevole all'inserimento dell'educazione stradale tra le materie scolastiche, mentre il conseguimento della patente andrebbe mantenuto a 18 anni, senza così seguire l'esempio americano che permette di ottenerla a 16.

Sull'introduzione dell'educazione stradale come materia di studio ha espresso parere favorevole l'89% degli intervistati, mentre il 69% ritiene che 18 anni sia l'età giusta per iniziare a guidare.

L'Osservatorio Linear ricorda che l'inserimento dell'educazione stradale come materia di insegnamento era già stato inserito nella Gazzetta Ufficiale nel luglio 2010: «nell'articolo 46-bis del nuovo codice della strada, infatti, si spiega che dall'anno scolastico 2011-2012 il ministero dell'Istruzione avrebbe dovuto predisporre programmi di educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado.»

Comunque, quasi all'unanimità, da nord a sud e dai 18 ai 55 anni di età, quasi tutti gli italiani chiedono una maggiore informazione a partire già dagli istituti scolastici. Pochissimi i contrari: solo un limitato 8% ritiene che ci siano materie più importanti da insegnare, mentre il 3% sostiene che sia un compito che spetta ai genitori.

Attraverso la ricerca effettuata, l'Osservatorio Linear ha chiesto poi agli italiani un parere sulla patente a 18 anni. Anche qui pare che la popolazione abbia le idee abbastanza chiare: ben il 69% ritiene infatti che sia l'età giusta per iniziare a guidare mentre solo il 6% vorrebbe inseguire il mito americano ed abbassarla a 16 anni.

Il dato curioso è che pare sia proprio la fascia di età dei giovani la più convinta a conservare le cose come stanno: ben il 76% degli intervistati tra i 18 e i 21 anni ritiene infatti che la maggiore età rappresenti lo status più indicato per il conseguimento della patente, mentre solo il 10% la vorrebbe a 16 anni.

C'é poi un 25% della popolazione che vorrebbe uniformare il conseguimento della patente B alle categorie superiori ed alzare l'età a 21 anni. I motivi? Secondo il 78% degli intervistati i giovani di oggi sono di fatto poco responsabili, mentre per il 49% fanno troppo uso di alcool e droghe.

Un altro dato spicca dalla rilevazione dell'Osservatorio: solo il 29% degli italiani si fida dei giovani al volante, attribuendo loro più responsabilità rispetto ai coetanei di una volta. Curioso comunque che siano gli adulti a esprimere il giudizio più positivo: quasi la metà dei quarantenni e dei cinquantenni (42% e 45%) ritiene i giovani molto responsabili rispetto al passato.

Fonte: Ansa
 

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