Ecopneus: 190.000 tonnellate di pneumatici raccolte nel 2020

Ecopneus: 190.000 tonnellate di pneumatici raccolte nel 2020
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Un grande risultato per la tutela dell’ambiente, malgrado la pandemia
28 gennaio 2021

Si è chiuso con risultati molto positivi il 2020 per il sistema di raccolta e riciclo dei PFU (pneumatici fuori uso) gestito da Ecopneus, società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia.

Malgrado tutte le criticità legate all’emergenza sanitaria ed alla conseguente netta flessione (-20%) della sostituzione di pneumatici, il sistema di gestione Ecopneus ha assicurato un servizio di ritiro costante agli operatori del ricambio in tutta Italia, senza interruzioni neanche durante il lockdown.

Sono state 189.569 le tonnellate di PFU raccolte da Ecopneus nel corso del 2020.

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Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti per legge, calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi nel mercato dalle aziende socie nell’anno solare precedente, la raccolta si attesta al 96%: un risultato importante soprattutto a fronte del crollo nel 2020 delle vendite di pneumatici e delle conseguenti risorse economiche derivanti dal contributo ambientale che finanziano il sistema.

Malgrado questo, il sistema Ecopneus ha conservato i consueti standard, grazie da un lato alla gestione efficiente delle risorse economiche e all’impiego dell’avanzo di gestione del 2019, dall’altro andando ad erodere le giacenze di PFU comunque presenti presso gli operatori e derivanti soprattutto dai flussi irregolari di pneumatici che entrano nel nostro Paese senza documentazione fiscale.

«Il 2021 è partito con anche maggior sollecitudine di quella con cui abbiamo chiuso il 2020 - ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus -. Abbiamo messo in campo un importante sforzo gestionale per assicurare la raccolta dei Pneumatici Fuori Uso presso gli operatori anche durante il lockdown, in tutte le Province, dalle località montane alle isole minori, ponendo attenzione ai piccoli centri di ricambio che generano modeste quantità di PFU, dove la raccolta è più onerosa in termini di costi e logistica. Oltre il 70% dei nostri interventi di raccolta viene infatti effettuato presso esercizi di piccole e medie dimensioni, dove vengono prelevati meno di 300 pezzi per intervento».
 
Nonostante il calo delle vendite, il numero di interventi di raccolta di Ecopneus presso i gommisti nel 2020 è rimasto nella media degli anni precedenti, malgrado si fossero notevolmente ridotte le richieste di prelievo dei PFU rispetto lo stesso periodo del 2019.

A fine 2020, inoltre, un provvedimento della Direzione Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente prevede dal 1° gennaio 2021 l’obbligo ai soggetti autorizzati come Ecopneus di raccogliere una quota aggiuntiva di PFU del 15% rispetto ai target di riferimento, intervenendo sull’annosa questione degli “extra-quantitativi” di Pneumatici Fuori Uso non prelevati rispetto agli obiettivi di raccolta dei soggetti responsabili.

Grazie a questo provvedimento, nei prossimi mesi la situazione di congestione di molti punti di sostituzione pneumatici andrà verso soluzione; resta però attuale, sottolinea Ecopneus, l’imperativo di arrivare ad un sistema di tracciamento e controllo che permetta di combattere l’ingresso irregolare di pneumatici nel mercato nazionale.
 
 

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