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Tra poche ore l’anno 2019 si concluderà, facendo spazio ad un 2020 che si prospetta molto interessante e complesso, automobilisticamente parlando. Però non c’è miglior occasione di questa data per guardarsi alle spalle e riscoprire cosa ci ha riservato quest’anno, in particolare individuando le 5 vetture più interessanti o meritevoli. Vi avvertiamo, non baderemo a specifiche o esclusività di un prodotto, ma ci concentreremo su qualcosa che ci ha interessato, o incuriosito, per via di una nuova tecnologia, uno stacco col passato o una piccola rivoluzione di prodotto. Iniziamo!
1 - Primo posto, meritatissimo, alla Porsche Taycan. Non importa se apprezziate o no la mobilità elettrica o riteniate Taycan più o meno prestazionale e convincente di Tesla, perché a differenza del marchio statunitense che è nato proponendo solo veicoli elettrici, Porsche ha individuato in Taycan un punto di svolta e l’inizio del futuro elettrificato di una casa che storicamente è stata legata ad emozioni ad alto contenuto di idrocarburi. Inoltre la prima vettura elettrica del costruttore tedesco vanta numerose soluzioni tecniche inedite, come il sistema di alimentazione ad 800volts, una dinamica del veicolo eccelsa per via di soluzioni telaistiche e sospensive e una cura impeccabile per quanto riguarda gli assemblaggi e materiali.
2 – Secondo posto destinato a Mazda 3, per due importanti ragioni: la volontà di staccarsi dagli omologati dettami stilistici odierni e l’audacia nello sviluppare un propulsore “rivoluzionario”, lo Skyactiv X. Si perché la casa di Hiroshima (che mi piace definire come l’Alfa Romeo giapponese, ndr) ha deciso di sviluppare il suo design KODO in modo molto originale, dando forma alla carrozzeria di Mazda 3 secondo linee e scelte stilistiche che la distinguono da qualsiasi altro segmento C; può piacere o no, ma credeteci, in foto non rende quanto dal vivo. E con Mazda 3 debutta anche il nuovo Skyactiv X, un propulsore incredibile dal punto di vista tecnico (per cui abbiamo realizzato un video tecnico dedicato) che combina la metodologia di funzionamento e i vantaggi del propulsore diesel con quelli del motore benzina.
3- Terzo posto per Kia Xceed. Si, Kia, avete letto bene, perché in anni dove sempre più spesso si perde l’entusiasmo per le quattro ruote e si lamenta carenza di novità e prodotti, Kia, come altri costruttori, è stata una casa che ha “silentemente” fatto grandissimi progressi, dal punto di vista dello stile, della qualità e della tecnologia. La migliore esemplificazione di questa nuova era è Xceed, un crossover dal design sportivo e ricercato, molto bello per le linee esterne tanto quelle interne, che sviluppate su materiali e assemblaggi di alta qualità integrano tecnologia allo stato dell’arte e un design europeo moderno. Tanta qualità al giusto prezzo.
4- Quarto posto per Toyota GR Supra. Supra è quasi un marchio di fabbrica, un nome che evoca ricordi nostalgici e che per molti rappresenta la definizione di auto sportiva per Toyota. Ed ecco che nel 2019 è arrivata la tanto attesa, sudata e vociferata quinta generazione della Toyota GR Supra. L’auto è stata concepita e progettata per far vivere emozioni al volante, senza passare necessariamente dalle prestazioni, anche se queste ci sono davvero tutte dati i 340CV e 500Nm di coppia, senza considerare che la Supra 2019 è un po’ birichina al banco, offrendo qualcosa in più del dichiarato, in buona tradizione giapponese. Se state pensando che “tanto è una BMW”, beh, ci sarebbe da fare un ragionamento molto complesso, ma in questi anni dove le tecnologie migliori sono alla portata di tutti i costruttori e ci sono davvero difficoltà e percorsi infiniti per creare un’auto da zero, la condivisione di piattaforme e motori non è né una cosa drammatica né un sacrilegio, visto che più del 50% della bontà di un progetto deriva dalla sua messa a punto e dalle scelte di assetto ed elettroniche.
5- Quinto posto per la Nuova BMW Serie 1. Chiamata in causa parlando di Supra, ecco la casa bavarese, che ha fatto discutere parecchio per la nuova generazione di BMW Serie 1, in una sola parola: anteriore.
Le parole di disappunto non sono mancate, ma si è persa la vista generale della situazione, perché è vero, la nuova piattaforma nasce a motore trasversale e trazione anteriore, con la possibilità di implementare le quattro ruote motrici, ma questo “non importa”, perché se da un lato ci siamo noi appassionati, dall’altro (oltre il 90%) ci sono i restanti fruitori dell’automobile, per cui la trazione non è una priorità, ed anzi è addirittura ignota, come evidenziato da uno studio fatto da BMW stessa. Le automobili sono prodotti su cui vincono le scelte fatte per i grandi numeri, ed utilizzare questa piattaforma per BMW non significa solo ridurre i costi di produzione, ma aumentare la sicurezza e la tecnologia di un prodotto che piace già molto, con dati di vendita e previsioni positivi.