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Forse non tutti sanno che Toyota è molto altro che ibrido classico. I giapponesi lavorano sul veicolo elettrico a celle di combustibile con idrogeno da venti anni. Oggi, arriva sul mercato con un listino a partire da 66.000 € la berlina Mirai di nuova generazione. Una Fuel Cell Electric (FCEV) con autonomia 650 km, senza altre emissioni se non acqua. Varie le novità e i miglioramenti per una nicchia che mostra il potenziale dell’idrogeno messo in pratica, non solo lasciato nelle ipotesi come fanno altri.
La Mirai è assemblata su piattaforma GA-L con la “pila di celle a combustibile” nel vano anteriore, per un interno più spazioso della precedente serie. È lunga quasi 5 metri (4.975 mm) e usa tre serbatoi di idrogeno ad alta pressione disposti a T: il più lungo in senso longitudinale e centrale, sotto il pianale del veicolo; i più piccoli lateralmente sotto i sedili posteriori e il bagagliaio. Insieme contengono 5,6 kg di idrogeno. La batteria ad alta tensione e il motore elettrico sono posizionati sopra l'asse posteriore, mantenendo equa distribuzione pesi.
Il nuovo stack di celle a combustibile e il convertitore di potenza (FCPC) sono stati resi più compatti in tutti gli elementi (comprese pompe dell'acqua, l'intercooler, l'aria condizionata e i compressori d'aria e la pompa di ricircolo dell'idrogeno). L'involucro dello stack stesso è più piccolo utilizzando la saldatura per attrito allo stato solido, riducendo la distanza tra cella a combustibile e l'involucro. Il gruppo di celle a combustibile utilizza sempre un polimero solido, ma è più piccolo e ha meno celle (330 invece di 370). Stabilisce un record per la densità di potenza specifica a 5,4 kW/l (escluse le piastre terminali).
La potenza passa da 114 kW a 128 kW. L'avvio ora possibile a partire da -30˚C. Il miglioramento di ogni componente ha consentito di ridurre il peso del 42% e aumentare la potenza del 12%. L'unità incorpora anche il convertitore DC-DC a celle a combustibile (FDC) e parti modulari ad alta tensione, ottenendo una riduzione del 21% delle dimensioni. Il peso qui è ridotto a 25,5 kg (-2,9 kg). E’ il primo utilizzo Toyota di un materiale semiconduttore al carburo di silicio di nuova generazione nel transistor del modulo di potenza intelligente (IPM).
Lo stesso approccio di risparmio peso è stato applicato ad altre parti della pila FC. La nuova Mirai una batteria agli ioni di litio posta dietro i sedili posteriori, invece dell'unità di nichel-metallo idruro del modello attuale. 84 celle, ha una tensione nominale di 310,8 V e una capacità di 4,0 Ah, contro i 6,5 Ah. Il peso è stato ridotto a 44,6 kg. La potenza in uscita è migliorata da 25,5 kW x 10 secondi a 31,5 kW x 10 secondi.
Nuove anche le sospensioni, ora multilink anteriori e posteriori, con barre antirollio più spesse. Ruote e pneumatici sono più grandi: 235/55 R19 e 245/45 R20, con bassa resistenza al rotolamento e contributo allo spazio per i tre serbatoi di idrogeno. Una delle innovazioni Toyota è poi il filtro catalizzatore incorporato nella presa d'aria. Mentre l'aria viene aspirata per alimentare la cella, una carica elettrica sull'elemento filtrante cattura particelle inquinanti, tra cui biossido di zolfo, ossidi di azoto e particolato PM 2,5.
La gamma Mirai ha tre allestimenti, con il top di gamma che usa cerchi da 20’’, tetto panoramico, Head-up Display a colori, specchietto elettrocromatico con telecamera e varie dotazioni di buon livello, anche se non pari ai premium più recente. In Italia la nuova Mirai ha un listino chiavi in mano a partire da 66.000€ e sarà offerta con formula noleggio che prevede un canone mensile da 1.200€.