Ecco, ci mancavano i ladri di rame alle colonnine: a Roma ondata di furti

Ecco, ci mancavano i ladri di rame alle colonnine: a Roma ondata di furti
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Oltre duecento punti di ricarica veloce colpiti per rubare il rame
11 aprile 2025

Non c'è pace per gli automobilisti, sempre all'attenzione dei ladri: se non tutta l'auto, magari te ne portano via pezzi pregiati; e quando non sono direttamente i veicoli, a essere prese di mira sono ora le colonnine di ricarica per le vetture elettriche.

Un fenomeno che soprattutto a Roma nelle ultime settimane ha preso una piega davvero preoccupante: solo a marzo, così come ricostruisce La Repubblica, sarebbero più di duecento le colonnine finite nel mirino dei criminali, con quelle più rapide (le Fast e Ultrafast) in cima alla classifica.

Una situazione che inizia a diventare problematica, perché oltre ai gestori delle infrastrutture che perdono una fonte di guadagno, ci sono anche gli automobilisti costretti a litigare per contendersi una postazione dove fare il pieno di energia. 

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Ad attirare i furfanti sono sempre i cavi di connessione, in prezioso rame, la cui quotazione nel mercato illegale ha ormai raggiunto quotazioni da criptovalute: per le operazioni di scasso e furto vengono preferite le zone periferiche della città, dove vigilanza e controlli sono meno frequenti e quindi si può operare soprattutto di notte potendo contare sulla quasi certezza di non essere scoperti.

Oltre al danno materiale, però, ogni furto di cavi alle colonnina è un duro colpo assestato all'intero sistema della mobilità a zero emissioni, che crea disagio per decine o forse centinaia di utenti.

Il grido d'allarme è arrivato dai gestori: per molte piattaforme, addirittura, la situazione è ormai quasi fuori controllo, e l'opera di ripristino delle colonnine vandalizzate viene vanificata dall'immediato ripetersi del furto: bastano pochi giorni per ritrovarle a terra, smontate e svuotate.

I rimedi ipotizzati, come sistemi di videosorveglianza e meccanismi che rendano i cavi più complessi da rubare, hanno tempi tecnici di realizzazione piuttosto lunghi, oltre che costosi.

Nel frattempo, qualcuno propone soluzioni originali e creative: per esempio, “adotta una colonnina”, ovvero la presa in carico da parte di utenti di veicoli elettrici di quella cui abitualmente si collegano, una sorta di catena di Sant'Antonio per tutelare un bene prezioso ed allo stesso tempo fragile e precario.

Altrimenti, senza controlli, manutenzione e prevenzione del danno, addio transizione ecologica...
 

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