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Prime giornate di ottobre e primi freddi relativi, nel Bel Paese, ma relativo non è l’innalzamento di tensione con paura che ritorna, per molti italiani. Quella di una nuova fase pericolosa in termini sanitari, che potrebbe toccare pesantemente la mobilità di tutti, indipendentemente dal mezzo preferito. Il mondo automotive ha riservato comunque momenti positivi a chi lo vive e ancora, un po’ lo ama. Non certo quello mi sarei aspettato in un epoca pre-pandemica, per un ottobre che nella vecchia norma sarebbe stato ricco, perché “fresco di Mondial de l'Auto” (il Salone di Parigi: scommetto che molti di quelli a cui pesava lavorarci, lo rimpiangono) e pronto ad EICMA (per le moto, manca a tutti).
Ci si accontenta, ringraziando pure con l’elenco di alcuni punti rilevanti conteggiabili in questo inizio mese per il settore. Ovviamente quello vissuto mediamente da italiani, che si spostano un po’ meno e diversamente rispetto allo scorso autunno, preparandosi a contare i soldi, quelli uguali, necessari per le scadenze prorogate proprio ad ottobre. Vedi Tasse automobilistiche o Revisione, che erano “saltate” in primavera e per moltissimi si recuperano entro il 31 del mese corrente.
1) Visitare un'azienda che lavora intensamente guardando al futuro, nonostante i tempi, per i veicoli sulle strade di domani. Si tratta di Be Charge, operatore che realizza e gestisce colonnine di ricarica per veicoli elettrici in Italia. Sì, sono veicoli con tanto HW e SW asiatico a bordo, quelli elettrici. Non per tutti oggi, ma dietro le etichette di queste colonnine Fast e il logo della App, ci sono manodopera e lavoro italiani, con sede in Italia, con attività programmate da compiere nei prossimi anni. È piaciuto poi sbirciare nella sala comandi, con i mega-monitor che passano dati in tempo reale da tutto lo Stivale… Moltissimi numeri, collegamenti, flussi carica, luoghi, orari e alcune sorprese.
2) Il meteo, almeno in parte. Se a inizio mese ha rappresentato dramma e serie difficoltà sulle strade di alcune regioni, in molte zone d'Italia poi si è riscattato. Permettendo di usare ancora le due ruote, in simpatia e leggerezza senza essere troppo bardati. Per chi ha un'auto apribile, persino il bello di girare ancora a cielo aperto e farlo in certi luoghi d’Italia non è cosa da tutti (pensando a quanti per il mondo la amano e da lontano vorrebbero poter vedere, presto).
3) È piaciuto vedere qualche novità e belle cose vecchie ai saloni. Le prime presentate in quel di Pechino, un Salone post-pandemico che si è chiuso senza lode, pare, ma quantomeno ha lasciato una traccia: di attività sul fronte che proseguono essendo visibili, tangibili non solo online. Degne di menzione ed asiatiche la piattaforma SEA Geely (paragonabile alla MEB tedesca, che useranno in tanti, anche Volvo) e la Honda e:concept. Per le vecchie ma che emozionano, ovviamente pagando denari o fatiche per averle in buona forma, bastava andare a Milano, AutoClassica.
4) È piaciuto vedere i numeri del mercato usato auto in Italia, con attività di buon vigore che fanno vivere almeno una parte del settore, anche senza incentivi a carico.
5) È piaciuto vedere alcune proposte come quella di incentivare fiscalmente la riparazione dell'auto. Anche se dovendolo fare, va realizzato in modo veramente preciso e puntuale questo bonus fiscale. Con lo scopo di facilitare chi ha serie difficoltà economiche a mantenere un veicolo efficiente e sicuro, per se stesso come per tutti gli utenti della strada.
6) È piaciuto sapere che nel weekend si corre a Monza la “4 ore” Le Mans Series, con una tradizione storica che pochi conoscono bene, ma merita. Basti accennare a quella vera di gara cui ci si ispira oggi, quella dei tempi dove molti di noi non erano nati, la 1000 Km che durava appunto alcune ore. Quella corsa a ruote coperta faceva fare a dei super-mezzi da gara guidati da una marea di scellerati e alcuni assi del volante, il vero giro completo di Monza (10 Km, anello della morte incluso) infiammando gli appassionati alle reti anche più della F1. Non ci immaginiamo il rumore… Oltre al rischio.
7) È piaciuto che nonostante tutto l'edizione 2020 della settimana Design City a Milano, riserva ancora spazio al mondo dell'auto. Non troppo e non in maniera scenografica (pure esagerata) come nel passato, ma alcune vetturette e realizzazioni ci sono state, anche carine.
8) È piaciuto vedere tra mille rendering, trasformazioni e hypercar elettrificate “del c…” una fantasia degna, dei buongustai quando esagerano: la Rolls-Royce Silver Spectre. Non ufficiale, pensata in Olanda e fuori dai canoni perché bislunga, ma è pur sempre una Wraith. E la Wraith è una delle poche “Macchina” oggi in vendita: V12 e portiere giuste (per numero, sacro e apertura, da spericolati).
1) Il traffico in grandi città che mutano ma non in meglio, come Milano. Dove nonostante ci siano meno persone al lavoro in presenza, l'evoluzione degli atteggiamenti e la percezione di paura, per molte persone, costringe all'uso del mezzo proprio al posto di quello pubblico. Un traffico non analogo a quello pre-Covid, ma diffuso su più orari e che deve far convivere mezzi di micromobilità con un ambiente che li ha accolti non al meglio, per ora. Sapremo migliorare, anche se freddo e pioggia non aiuteranno.
2) Non è piaciuto vedere le statistiche in dettaglio dell'usato tricolore. A fronte di un bel movimento, purtroppo i modelli che passano di mano tra automobilisti italiani sono spesso ultradecennali e solamente ben “tirati a nuovo”. Puliti fuori se va bene, ma chilometri e qualche magagna sotto le carene ci sono. Lontane le auto elettrificate, connesse e ADAS-full, in questi trapassi. Purtroppo sono i mezzi coerenti alle difficoltà economiche che vivono in tanti.
3) Non è piaciuto sapere che pur avendo in programma la 4 ore Le Mans Series all'autodromo Nazionale, non sia consentito alcun accesso al pubblico, almeno limitato, selezionato e controllato in luoghi aperti. Mentre altre situazioni di eventi e attività sociali, per il paese e il resto del mondo, concentrano senza regole ancora molte persone in luoghi chiusi.
4) Non è piaciuto vedere alcuni dati sugli incidenti 2019 e su quelli dei primi nove mesi 2020: semplicemente troppi. Nemmeno alcuni riscontri dell'osservatorio su mobilità e sicurezza Continental. Un bel lavoro, pieno di informazioni e tendenze utili, su dove si sta muovendo la mobilità in Italia. Valida sintesi di numeri e opinioni che purtroppo denotano troppa presenza di timori e disinformazione. Per utenti delle strade italiane che restano in stand-by. Che sono in dubbio e non propositivi verso il futuro. Come dar torto, ma insieme potrebbero incidere positivamente sul mercato e la filiera, anziché lasciarla allo sbando, controllata da interessi “superiori”. La colpa, dicendola tutta, è anche di alcuni poteri d'informazione.
5) Non è piaciuto non vedere le prove del Gran Premio F1 in Germania, per nebbia! O forse è piaciuto, qualcosa, non perchè la nebbia è (era) diffusa anche in certe zone d'Italia. Al netto del fatto che saltare le prove non è cosa buona per la “povera F1” la Alfa Romeo fa parlare di sé con uno Schumacher al volante. Figlio del grande Michael, che guiderà l'auto italiana. Questa almeno una buona mossa, indipendentemente dal potenziale e dalle reali prestazioni che riusciranno a esprimere.