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Un treno da oltre 1.200 km/h è possibile: è quanto ha in cantiere Hyperloop Transportation Technologies, la startup che nel 2013 ha preso le redini del progetto originariamente avviato da Elon Musk e che sbarca ufficialmente in Italia con la presentazione della filiale HTT Italia.
Guidata dall’italiano Bipop Gresta, HTT sta portando avanti la realizzazione di un treno a levitazione magnetica che sembra un aereo sprovvisto di ali alimentato da pannelli solari e sistemi eolici e geotermici che viaggia all’interno di un tunnel sopraelevato in ambiente sottovuoto, per minimizzare la resistenza aerodinamica.
Si tratta, quello della “levitazione magnetica passiva”, di un sistema utilizzato dalle forze armate degli Stati Uniti in passato per scopi militari di cui HTT ha ottenuto l’esclusiva mondiale per applicazioni civili. La velocità massima raggiungibile è di ben 1.223 km/h, mentre la velocità media prevista si aggira intorno ai 600 km/h.
L’uovo di Colombo, stando a quanto asserisce la società, è che il sistema Hyperloop produce più energia di quella che consuma, perché oltre a sfruttare fonti “pulite” converte in elettricità l’energia cinetica del treno e reimmette nel sistema quella recuperata durante le frenate. Secondo Gresta, il sistema Hyperloop consuma un quarto dell’energia e costa un terzo rispetto alle attuali linee ferroviarie ad alta velocità.
Il business plan prevede che lo Stato finanzi le linee stanziando il 20% dei fondi necessari, mentre l’80% proverrà da investitori privati. Sempre secondo HTT, l’investimento su una linea di 80 km può creare fino a 11.000 posti di lavoro e si può recuperare in un arco di tempo tra gli 8 ed i 15 anni, cioè una frazione rispetto ai 100 anni delle TAV attuali.
Con la presentazione di Hyperloop Italia, anche il Bel Paese si aggiunge alla lista di quelli in cui si stanno conducendo le prime sperimentazioni e studi di fattibilità. Il nuovo team italiano è già al lavoro su sei progetti destinati a tre regioni del Nord e tre del Sud Italia.
«Ci sono delle rotte già individuate – spiega Bipop Gresta - per le quali è imminente l’avvio di studi di fattibilità funzionali allo sviluppo di progetti altamente tecnologici e innovativi, con condizioni territoriali e morfologiche che risultano favorevoli all'implementazione di Hyperloop».
Il 20 febbraio sarà annunciata la prima tratta italiana sulla quale si condurrà uno studio di fattibilità. Non sarà l’ennesima Roma-Milano, che teoricamente si potrebbe percorrere in Hyperloop in appena 25 minuti, ma potrebbe essere la Bologna-Milano, il cui tempo di percorrenza stimato è di soli 9 minuti.
A Tolosa è invece in corso di realizzazione del primo prototipo in Europa, mentre la costruzione della prima linea Hyperloop, lunga 5 km, dovrebbe invece essere avviata a Dubai già nel 2020.