È morto Luca Salvadori: ma le gare su strada si devono cancellare?

È morto Luca Salvadori: ma le gare su strada si devono cancellare?
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La tragica scomparsa di Luca Salvadori invita a riflettere sulle gare. Emiliano Perucca Orfei ci racconta la sua opinione, i sentimenti e le paure
18 settembre 2024

Le corse rappresentano la vita, e tutto il resto è solo attesa. Questa celebre frase di Steve McQueen, tratta dal film 24 Ore di Le Mans, racchiude l’essenza di chi vive per la velocità, per quella fiamma interiore che arde in ogni pilota. Anche io ho avuto la fortuna di provare quel fuoco, un fuoco che, con il tempo, si è attenuato ma che rimane sempre vivo. Oggi lo affronto con una nuova prospettiva, grazie all’esperienza e all’età, ma è impossibile spegnerlo del tutto. Ci sono momenti, come una corsa a Misano o alla Trento-Bondone, in cui basta una frazione di secondo per sentire quel fuoco riaccendersi. È una sensazione che chi non l’ha mai provata fatica a comprendere: una continua battaglia tra voler spegnere la fiamma e, al contempo, fare di tutto per mantenerla viva.

Ricordo Luca Salvadori in momenti particolari della sua carriera, come quando conquistava la pole position. In quei momenti, si percepiva chiaramente quel fuoco che lo animava, un fuoco che riusciva a trasmettere anche attraverso i suoi video su YouTube, coinvolgendo centinaia di migliaia di persone. La sua capacità di comunicare non era solo tecnica, ma magica: riusciva a far comprendere a tutti, anche ai non addetti ai lavori, cosa significasse vivere per le corse. Questo legame tra lui e i suoi follower non era solo un rapporto tra creatore di contenuti e spettatori, ma un vero e proprio patto di condivisione di passioni.

Ho conosciuto Luca in un contesto particolare, durante una discussione animata sulla sicurezza a Imola, nel contesto della Superbike. Bautista si rifiutava di correre a causa delle condizioni della pista bagnata, e io non ero d'accordo. Quando hai il fuoco dentro, non importa se la pista è pericolosa o meno: quella corsa la fai, punto. Ricordo che, in quel momento, rimasi deluso da Luca perché sembrava difendere una posizione di sicurezza che, per me, non rifletteva il vero spirito di un pilota. Ma mi dovetti ricredere: successivamente lo vidi impegnato in corse su strada, e lì mi resi conto che quel fuoco lo aveva eccome. Non era solo uno youtuber, era un pilota vero, capace di rischiare la vita tra marciapiedi, alberi e muri nelle corse su strada, come le grandi gare della storia dell'automobilismo e motociclismo.

Le corse su strada, le road race infatti, sono l’essenza del Motorsport. Da Nuvolari alla Mille Miglia, la vera sfida si è sempre svolta su strade aperte, dove ogni errore può essere fatale. Luca partecipava a questo tipo di competizioni, in cui non c’è margine di errore, e solo chi ha il fuoco dentro può partire con l’obiettivo di vincere. Nelle gare su strada non si corre per partecipare, ma per vincere. E anche quando non vinci, quella sconfitta diventa benzina per alimentare il fuoco in vista della prossima gara.

Per un pilota, il fuoco è ciò che lo spinge a migliorarsi continuamente, a non accontentarsi mai. E Luca aveva quel fuoco. La sua scomparsa è un dolore immenso per tutti coloro che lo conoscevano, ma anche per i suoi follower, che attraverso i suoi video avevano imparato a conoscere non solo il pilota, ma anche l’uomo. Avrei voluto dirglielo, quanto fosse bravo in quello che faceva, quanto stesse contribuendo a raccontare il Motorsport in modo unico e coinvolgente. Ma ora è troppo tardi. È stato un grande, e lo ricorderemo sempre come un pilota vero, con il fuoco dentro.

Luca Salvadori, con la sua passione e il suo talento, ha fatto tanto per il mondo delle corse e per chi, come me, vive di Motorsport. Il suo modo di raccontare, di condividere la sua esperienza, resterà indelebile nel cuore di chi lo ha seguito e amato. Ora che non c'è più, possiamo solo dirgli "grazie" e continuare a ricordare il fuoco che ardeva dentro di lui, quel fuoco che lo ha portato a essere non solo un pilota, ma un simbolo di passione e dedizione. Ciao Luca, ci mancherai.

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