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Se n'è andato nella notte a 60 anni Fabrizio Frizzi, uno dei volti più noti e amati della TV italiana. La sua da conduttore televisivo è stata una delle carriere più lunghe: dopo la gavetta nelle emittenti provate esordì nel 1980 in Rai con Il Barattolo per rimanervi fino al 2017 da presentatore del quiz L'eredità.
Frizzi aveva una passione poco conosciuta ai più: amava i motori correre con le auto. Frequentò nei primi anni '90 il corso piloti della scuola Henry Morrogh, per poi cimentarsi in alcune gare della Formula Ford esordendo nel 1994 a Magione e successivamente anche nel monomarca Alfa GTV Cup. Tra le sue sporadiche apparizioni in pista anche quella del Motorshow di Bologna del 2004 nel Trofeo Maserati GranSport.
«Fece i suoi corsi da allievo disciplinato poi cominciò a correre, chiaramente con noi, nel Challenge Formula Ford. Non guidava assolutamente male, anche se pagava un po’ lo scotto dei chili in più rispetto ai “ragazzini”, ma le sue soddisfazioni se le è levate: aveva un’ottima visione di gara e “colpiva” senza mai rischiare oltre il dovuto. Poteva diventare un buon pilota professionista nelle gare di durata», disse di lui il noto pilota-istruttore irlandese titolare della scuola che porta il suo nome.
Frizzi era anche amico personale molto stretto di Max Biaggi. Invitato dal pilota concittadino per il GP in Malesia, dovette improvvisarsi commentatore «perché la Rai non aveva inviati sul posto», raccontò.