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Il calcio piange una delle sue stelle più fulgide. Diego Armando Maradona è morto nella sua Argentina all'età di 60 anni. Il Pibe de Oro ha subito un arresto cardiocircolatorio nella sua casa di Tigre, dove stava passando la convalescenza dopo l'intervento chirurgico alla testa cui era stato sottoposto qualche settimana fa per rimuovere un ematoma subdurale. I familiari avevano deciso di farlo dimettere dall'ospedale, visto il miglioramento delle condizioni. Poi il tragico epilogo.
La notizia, riportata dalla testata argentina Clarin, ha gettato nel lutto più profondo il mondo del pallone, Napoli compresa, dove Maradona visse una parte fondamentale della sua carriera, dal 1984 al 1991. Poi gli eccessi, e la seconda vita da allenatore, anche della sua Argentina, ai Mondiali del 2010. Una figura mastodontica dello sport globale e al contempo una persona dal vissuto estremamente complesso, destinata ad entrare nella leggenda dalla porta principale. E una perdita del genere non può lasciare indifferenti nemmeno noi, abituati ad occuparci di un altro lato del mondo caleidoscopico dello sport.