E alla fine non ne rimase nessuno: Kia e Mercedes saranno gli ultimi ad andare via dalla Russia

E alla fine non ne rimase nessuno: Kia e Mercedes saranno gli ultimi ad andare via dalla Russia
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Le due case automobilistiche, secondo le ultime dichiarazioni, dovrebbero essere le ultime a lasciare il continente russo
27 ottobre 2022

Dall’inizio dell’anno, tutte le case automobilistiche stanno lasciando la Russia per via della guerra e secondo le ultime dichiarazioni, anche Kia e Mercedes saranno le prossime ad andare via. 

Per il marchio sudcoreano la volatilità del mercato sta aumentando di giorno in giorno e martedì, un suo dirigente ha affermato: “Se mi chiedi un fattore negativo per le vendite, direi che la volatilità in Russia potrebbe accelerare il prossimo anno e il mercato automobilistico stesso potrebbe chiudere completamente per un po'. Potremmo considerare di fare un'attività post-vendita solo perché fondamentalmente non possiamo fornire auto lì".

Le vendite di Kia in Russia sono crollate del 65% nel 2022 e fino a settembre di quest’anno, sono state consegnate solamente 57.000 auto nella nazione (il calo globale si attesta a 4,1% e nel 2021, Kia aveva un volume di vendite pari a 82.941 vetture). Le auto del marchio, sono attualmente prodotte nello stabilimento di San Pietroburgo (la gestione è di Hyundai) e la struttura ha una capacità di produzione annua di 200.000 auto e conta circa 2.200 lavoratori

Oltre a Kia, anche la casa tedesca Mercedes sta affrontando diverse difficoltà nel territorio russo e secondo le ultime dichiarazioni, venderà le azioni delle sue filiali di servizi industriali e finanziari a un investitore locale. 

La produzione di Mercedes, era già stata sospesa all’inizio di marzo e secondo l’associazione delle imprese europee (AEB), i veicoli della casa tedesca che sono stati venduti in Russia da gennaio a settembre 2022 sono appena 9.558, il 73% in meno rispetto all’anno precedente. 

Infine, il CEO di Mercedes-Benz Rus, in una dichiarazione ha affermato: “Le principali priorità nel concordare i termini della transazione erano massimizzare l'adempimento degli obblighi nei confronti dei clienti provenienti dalla Russia sia in termini di servizi post-vendita che di servizi finanziari, sia di preservare i posti di lavoro dei dipendenti nelle divisioni russe dell'azienda”.

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