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Il noto costruttore di pneumatici Dunlop ha commissionato uno studio finalizzato ad analizzare quali saranno le plausibili evoluzioni che il mondo del motorsport avrà da qui ai prossimi 125 anni.
E' nato così il progetto Dunlop Future Race Car Challenge, che si rivolge agli appassionati al fine di stimolare nuove idee per il futuro delle vetture da competizione.
Sulla pagina Facebook del noto costruttore di pneumatici sarà possibile, da parte degli utenti, condividere tutte le loro idee in merito alla possibile evoluzione di trasmissioni, coperture pneumatiche, impianti frenanti e profili aerodinamici. Quelli migliori confluiranno in un unico progetto finale che sarà trasformato in realtà da un noto progettista.
«Il mondo delle corse è una miscela di passione, ricerca ed innovazione: elementi che accomunano Dunlop e gli appassionati di questo mondo - ha commenta Elena Versari, Direttore Marketing vettura e Moto Goodyear Dunlop Tires Italia - con il Dunlop Future Race Car Challenge abbiamo voluto rendere gli utenti protagonisti insieme a noi nel costruire il futuro delle competizioni».
“Nelle corse del futuro potremmo vedere motori elettrici e propulsori al plasma a induzione lineare, che funzionano bombardando il gas con elettroni, che a loro volta creano il plasma”
Cosa ci si aspetta
Secondo il rapporto redatto da Ian Pearson, futurologo di fama mondiale, nelle corse del futuro potremmo vedere motori elettrici e propulsori al plasma a induzione lineare, che funzionano bombardando il gas con elettroni, che a loro volta creano il plasma.
Delle bobine superconducenti potrebbero poi creare grandi campi elettromagnetici per spingere in avanti il plasma, facendo così muovere la vettura. Carbonio e grafene, in forma di nanotubi, potranno invece garantire rigidità estreme a fronte di un peso ridotto e alcune vetture potrebbero persino cambiare forma durante la gara, variando così l'aerodinamica a comando.
I materiali si adatteranno alle esigenze
Questo cambiamento sarebbe possibile grazie ai gel polimerici che si contraggono come i muscoli e a speciali leghe che 'mantengono la memoria' della loro forma originale, riacquistandola quando vengono surriscaldate.
“Carbonio e grafene, in forma di nanotubi, potranno invece garantire rigidità estreme a fronte di un peso ridotto e alcune vetture potrebbero persino cambiare forma durante la gara, variando così l'aerodinamica a comando”
Inoltre, i materiali a controllo elettronico potrebbero essere incorporati anche nei pneumatici da corsa, modificando gli attuali livelli di usura. Se durante la produzione dei pneumatici venissero deposte milioni di punte microscopiche usando la stampa tridimensionale, man mano che lo pneumatico si usura, nuovi strati di micropunte potrebbero muoversi a comando, fuoriuscendo per aumentare l'aderenza e rientrando per ridurre la resistenza aerodinamica.
Anche realtà aumentata ed esperienze sensoriali
Il futuro passa anche dalla realtà aumentata, con cui le auto da corsa appariranno diverse a ogni singolo spettatore e gli permetteranno di partecipare alle gare, guidando virtualmente accanto ai piloti reali e ad altri spettatori.
Nei prossimi decenni potremmo assistere anche allo sviluppo dell'Active skin, che consentirebbe di registrare e riprodurre i segnali sensoriali, permettendo agli spettatori di provare le sensazioni fisiche sperimentate dai piloti.