Dumbreck, Falken Motorsports: «Saprei guidare bendato al Nürburgring? Quasi»

Dumbreck, Falken Motorsports: «Saprei guidare bendato al Nürburgring? Quasi»
Pubblicità
Classe 1973, scozzese, Peter Dumbreck è un pilota che ha l’endurance che gli scorre nelle vene, al posto del sangue. Lo abbiamo intervistato prima dell'inizio della 24 Ore del Nürburgring, dove partecipa con la Porsche 911 GT3 della Falken
21 giugno 2014

Nürburgring – Classe 1973, scozzese, Peter Dumbreck è un pilota che ha l’endurance che gli scorre nelle vene, al posto del sangue. Cinque partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans e ben undici a quella del Nürburgring, dove si ripresenta più combattivo che mai anche quest’anno, al volante della Porsche 911 GT3 (997) della Falken Motorsports.

 

Incontriamo Peter in uno dei momenti più delicati della corsa. La gara di durata più famosa della Nordschleife è appena incominciata e i suoi occhi sono incollati agli schermi mentre il suo compagno di squadra Martin Ragginger conduce la Porsche lungo i micidiali saliscendi dell’Inferno Verde per i primi giri. Peter ammette di essere in tensione perché tra poco toccherà a lui guidare, ma decide comunque di intrattenersi con noi per una chiacchierata.

24 ore nurburgring (18)
Peter Dumbreck ha partecipato per ben 11 volte alla 24 Ore del Nürburgring

 

Come sono questi attimi che precedono la tua discesa in pista, all'inizio della 24 Ore?

«Sono nervoso come ogni volta che inizia una nuova corsa, ma sono molto concentrato e penso solo a scendere in pista e a fare meglio che posso».

 

Quante volte hai corso a Le Mans e quanto volte qui al Nürburgring?

«Penso che questa sia l’undicesima 24 Ore del Nürburgring a cui prendo parte come pilota. Poi ho corso alla 24 Ore di Le Mans per sei volte, una volta anche Daytona. Ho corso sia su vetture GT che su prototipi».

 

Preferisci la 24 Ore di Le Mans o quella del Ring?

«Credo di preferire la 24 Ore del Nürburgring. Perché qui sono molto più rilassato».

Il Nürburgring è come una lotteria, ma non ho nessun dubbio: lo ritengo il più bel circuito del mondo

 

Rilassato sulla Norschleife di notte?
«Sì è vero, il tracciato è più pericoloso, però qui c’è meno pressione durante la gara rispetto a Le Mans. Qui per esempio corriamo in quattro, quindi con un pilota in più rispetto a quanto avviene sulla Sarthe. Al Ring si verificano moltissimi incidenti, ma se si riescono ad evitare la gara fila via abbastanza liscia».

 

E il circuito? Quale preferisci?

«Il Nürburgring è come una lotteria, ma non ho nessun dubbio: lo ritengo il più bel circuito del mondo.»

24 ore nurburgring (19)
Peter Dumbreck non ha dubbi: il Ring è il circuito più bello del mondo

 

Quanto rimarrai alla guida mediamente durante la 24 Ore?

«Il mio stint sarà più lungo di quello di Martin (Ragginger, ndr) che ha iniziato la corsa. Dovrei rimanere dietro al volante per circa un’ora e venti, per otto o nove giri   di fila(un giro della Nordschleife è pari a 25,3 km, ndr). Dovrei stare in pista con un pieno di benzina e fermarmi solo per fare rifornimento».

 

Com'è guidare immersi nel buoi della notte attraverso la foresta della Nordschleife? 
«E’ una situazione completamente diversa rispetto al giorno. Per fortuna quest’anno sembra esserci bel tempo, quindi abbiamo un problema in meno. Dovrebbe esserci anche fresco, il che giova senza dubbio alle gomme e alla resistenza del motore. Inizio a correre e prendo le misure con il percorso con la luce. Poi gradualmente scende la notte e la difficoltà più grande è cercare di capire dove si sta andando con la macchina. Se mi sento a posto con me stesso e con la macchina inizio a spingere al massimo anche di notte».

Di notte bisogna raggiungere un livello di concentrazione eccezionale. Appena un’auto cambia direzione davanti a te devi decidere se seguirla o meno, la minima distrazione manda all’aria la gara

 

Diciamo la verità. Di notte qui, fari o non fari, non si vede niente. Riusciresti a guidare al Ring anche se fossi bendato?

«Magari non completamente bendato, ma quasi. Ammetto che ogni volta che ho corso qui al Nürburgring ho sempre imparato qualcosa di nuovo. Non riesco nemmeno a calcolare quanti giri ho fatto qui, ma ogni volta so di aver imparato nuove linee e nuovi segreti su questo magico circuito. Di notte bisogna raggiungere un livello di concentrazione eccezionale. Appena un’auto cambia direzione davanti a te devi decidere se seguirla o meno, la minima distrazione manda all’aria la gara».

24 ore nurburgring (31)
Peter punta a finire la corsa con la sua Porsche 911 GT3 997 e di risalire il più possibile nelle posizioni di vertice

 

Qual è l'obiettivo della tua corsa?

«Il mio obiettivo per questa gara è quello di evitare tutti gli incidenti, senza commettere nessun errore, e di portare l’auto al traguardo finale risalendo il più possibile le posizioni di vertice. Dobbiamo guidare bene e cercare di scongiurare ad ogni costo un incidente, senza commettere neanche il più piccolo errore».

 

Com'è il feeling con la tua auto, la Porsche 911 GT3 997 della Falken Motorsports?

«Senza dubbio la 911 GT3 997 rimane un’auto da corsa ancora valida. Non dobbiamo dimenticare però che la 997 oggi inizia a sentire un pochino il peso degli anni, visto che oggi si corre con la 991, a cui vengono indirizzati tutti gli sviluppi del caso. Noi abbiamo lavorato tantissimo per tirare fuori il massimo da quest’auto, faremo tutto quello che si può fare con quest’auto, le tireremo fuori il massimo».

 

Non ci resta che augurarvi buona fortuna…

«Sì grazie, ne abbiamo davvero bisogno qui al Ring!»

 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità