DTM 2019, Philipp Eng nuovo leader guardando a Misano

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Il pilota del BMW Team RMR centra il suo primo successo a Zolder e balza in testa alla classifica del campionato che si appresta a fare tappa sul circuito romagnolo
21 maggio 2019

I primi due appuntamenti del DTM 2019 che si sono svolti a Hockenheim e Zolder, hanno probabilmente delineato un profilo di ciò che possiamo attenderci anche per il prosieguo della stagione. Strategia, costanza di risultati, ma anche un pizzico di sano azzardo saranno sicuramente gli elementi fondamentali per puntare al titolo. Al momento, ad avere interpretato al meglio tutto questo è stato Philipp Eng. L’austriaco, classe 1990, al suo secondo anno nella serie con i colori del BMW Team RMR, lo scorso fine settimana ha centrato in Belgio la sua prima vittoria in campionato. Un successo che, sommato al secondo posto messo a segno in Gara 2 e al quarto piazzamento conquistato in Germania, lo porta di diritto in vetta alla classifica con 59 punti. René Rast, alfiere dell’Audi Sport Team Rosberg, lo segue a sole cinque lunghezze. Subito dietro, a quota 43, c’è invece Marco Wittmann, in forze al BMW Team RMG. Con un bilancio di tre differenti vincitori nelle prime quattro gare, si guarda adesso al terzo round Misano. Davvero niente male per i fan italiani, che nel fine settimana del 7, 8 e 9 giugno potranno vivere dal “vivo” lo spettacolo di una delle serie a ruote coperte più avvincenti sotto l’aspetto dell’agonismo in pista e del confronto tecnico.

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Zolder: il “film” di Gara 1
A calare la mano vincente nella prima delle due gare che si sono svolte sugli oltre quattro chilometri del tracciato fiammingo è stato appunto Philipp Eng, il quale ha effettuato la sosta ai box in occasione della dodicesima tornata, esattamente due giri prima che dello “stop” delle Aston Martin Vantage di Daniel Juncadella e Jake Dennis che ha costretto l’ingresso della safety car. Dopo quattro giri di neutralizzazione ed il restart “Indy style”, a prendere il comando delle operazioni è stato proprio Eng, seguito da Wittmann e Sheldon van der Linde, con il sudafricano che ha guadagnato una posizione su Rast portandosi appunto terzo prima di effettuare il pit-stop. Wittmann e Rast hanno provato ad allungare lo “stint” fino alla ventiseiesima tornata, ma il traffico ha vanificato ogni loro proposito di fare meglio degli altri. Eng ha preso così il comando delle operazioni con un buon margine su Joel Eriksson e Nico Müller, i quali hanno messo in scena un bel duello per il secondo posto vinto dallo svedese per poco meno di due decimi. Rammarico per Rast, costretto al ritiro a seguito di alcuni problemi tecnici a pochi giri dalla bandiera a scacchi. Una “maledizione” per il tedesco quella di Gara 1, anche a Hockenheim costretto in circostanze simili ad arrendersi anzitempo. Finale in agrodolce per l’Audi di Loïc Duval, abile nel risalire dal fondo dopo avere sfruttato anche lui la sosta anticipata, ma quarto dopo essere incappato in una penalità di cinque secondi per partenza anticipata. Bene Mike Rockenfeller, quinto sempre al volante di una RS 5 dell’Audi Sport Team Phoenix, mentre la sesta e settima posizione sono andate nell’ordine a Jamie Green e Wittmann. Ottava e nona le due Aston Martin della R-Motorsport con Paul Di Resta e Ferdinand von Habsburg.


17 anni dopo... ancora un'Audi
L’ultimo anno in cui il DTM aveva fatto visita sul circuito di Zolder era stato nel maggio del 2002, quando si impose Laurent Aïello con una Audi; il francese vi conquistò una delle quattro vittorie che gli permisero di aggiudicarsi il titolo a fine stagione. Un’eredità importante, che René Rast ha onorato quest’anno in Gara 2. Il campione DTM 2017 ha conquistato il primato della corsa all’undicesimo dei 39 giri completati, quando ha tirato la staccata decisiva alla curva 1 sulla BMW M4 del rookie van der Linde, autore della sua prima pole. Da quel momento in poi Rast è rimasto sempre al comando, ad eccezione delle fasi dei pit-stop. Neanche una safety car (per il contatto tra Robin Frijns e Wittmann, quest’ultimo poi punito con un drive through) lo ha deconcentrato. Anzi, dopo la ripartenza, il pilota teutonico è stato abile a creare il vuoto dietro di sé, con Eng alla fine secondo e Green terzo. Van der Linde si è invece dovuto accontentare del quinto posto, dopo essere stato sopravanzato anche dal veterano Rockenfeller. Ottimo il sesto piazzamento di Dennis, che ha portato al team R-Motorsport un’insperata sesta posizione equivalente al migliore risultato finora ottenuto da un’Aston Martin, al termine di una giornata “no” per i compagni di colori Juncadella e Di Resta (quest’ultimo addirittura impossibilitato a prendere il via per un problema meccanico), con von Habsburg a sua volta in questa occasione fuori dai giochi. Performance in rimonta quella di Bruno Spengler, al traguardo seguito da Müller, Pietro Fittipaldi (Audi) e Eriksson, che hanno completato l’ordine dei primi dieci. Fuori, per poco, dalla “top 10” l’ex F1 Timo Glock, costretto a rientrare ai box nelle fasi finali, quando sembrava che almeno il sesto posto fosse alla sua portata.

A giugno tutti in riviera con Dovizioso
Il tanto atteso appuntamento di Misano è ormai alle porte. Quello che è il terzo dei nove appuntamenti del calendario 2019 si disputerà sul tracciato romagnolo, dove il “circus” del DTM verrà accolto dal calore del pubblico italiano. Da non perdere questo evento importante, al quale prenderà parte anche Andrea Dovizioso, pilota della Ducati Corse, reduce dal secondo posto ottenuto nella MotoGP di Le Mans, che salirà per l’occasione sulla RS 5 del WRT Team Audi Sport. Un evento straordinario, per il quale è possibile acquistare i biglietti direttamente on-line, su https://dtm4.me/biglietti-misano

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