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A Hockenheim durante il prossimo weekend (4-5 maggio) si terrà la gara inaugurale della stagione DTM 2019 che sancirà l'inizio dell'era turbo nel DTM, con le auto più veloci mai viste in questa categoria. Prima di partire, però, c'è tempo per un ripasso e per andare più a fondo con le novità che caratterizzeranno questa stagione del campionato turismo tedesco.
In questa stagione ci saranno 5 nuovi driver, compresi due talentuosi sudafricani: Sheldon Van der Linde (19) e Jonathan Aberdein (21) che scenderanno in pista assieme ai due alfieri R Motorsport/Aston Martin che rispondono al nome di Ferdinand von Habsburg (21), dall'Austria, e Brit Jake Dennis (23). Non mancherà nemmeno il nipote del due volte campione del mondo F1 Emerson Fittipaldi, Pietro, che sarà al via sulla griglia assieme agli altri driver di questo 2019.
Il brand di sportive di lusso farà la sua comparsa all'interno del campionato, grazie all'azienda svizzera R-Motorsport che ha ottenuto la licenza dalla casa per far correre la Vantage DTM all'interno del campionato. Al team pricipal, Dr. Florian Kamelger, è affidato il compito di gestire le 4 auto che saranno presenti in griglia. Altra novità sarà la presenza di un team clienti, fortemente voluto dall'organizzazione da affiancare ai team ufficiali, e sarà il belga WRT, capitanato da Vincent Vossel, che a disposizione avrà due RS5 DTM, saranno Fittipaldi e Aberdein a mettere le mani sugli ambiti volanti. Si tratta di un team molto prestigioso nel motorsport internazionale, che vanta tra l'altro la vittoria a una 24 H di Spa Francorchamps.
Il cambio di regolamento per i motori costituisce la rivoluzione più grande per il 2019. Con l'addio ai V8 aspirati arrivano i 4 cilindri turbo 2.0 L da oltre 600 cv e 650 Nm di coppia. Altro dato importante per massimizzare le prestazioni è il calo di peso fino a 986 kg, che fa arrivare il rapporto peso potenza a 1,6 kg per cavallo, il migliore in tutta la storia del DTM. Altra novità molto importante è il sistema di over boost che porta la potenza a quota 640 cv per poco tempo, di modo da facilitare il sorpasso. Il sistema aumenta l'afflusso di benzina per 5 secondi quando l'acceleratore è premuto al massimo, ma non può essere usato per più di 12 volte a gara ed è proibito l'utilizzo durante le qualifiche. In gara può essere usato senza considerare la distanza minima dell'auto che precede solo negli ultimi 7 minuti di gara e può essere utilizzato assieme al sistema di DRS.
Sempre in tema di novità tecniche per la stagione 2019 c'è l'arrivo della nuova ala posteriore. 52 cm di ampiezza in più ma con un solo profilo al posto di quello doppio della precedente stagione. Nonostante le dimensioni maggiori si tratta di una soluzione che, assieme all'estrattore posteriore, conferisce alle auto meno downforce, a favore di velocità di punta più alte. Il DRS è attivato tramite un sistema pneumatico e non può essere utilizzato finché la distanza dall'auto che precede si riduce sotto i 3 secondi (al contrario del secondo del 2018). Anche in questo caso non sono concesse più di 12 attivazioni per gara, con l'unica eccezione degli ultimi 5 giri dove si può attivare senza considerare la distanza dall'auto che precede. Il frontale delle auto, invece, vedrà l'arrivo delle nuove prese d'aria per alimentare il 2.0 L turbo, molto più ampie, così come gli sfoghi sul cofano per l'estrazione del calore. Altra novità è relativa alla sporgenza dello splitter anteriore, che è stata ridotta di 9 cm.
A differenza del 2018, i concorrenti avranno 3 minuti in più a gara per combattere, passando dai 55 minuti della scorsa stagione ai 58 del 2019. Più nel dettaglio, durante lo scorso anno la durata della gara era stabilita in 55 minuti più un giro, adesso invece ogni gara avrà un numero preciso di giri che attesterà la durata della corsa sui 58 minuti. A seguito di una safety car c'è la possibilità di estendere la durata a della corsa di circa 3 giri, con un massimo di 70 minuti per gara. La partenze, invece, saranno rese ancora più challenging dall'assenza del launch control. I piloti dovranno avvalersi di tutta la loro sensibilità per gestire al meglio la frizione ed evitare pattinamenti al via e per controllare i rivali alle spalle non ci sarà più lo specchietto, ma uno schermo su cui vengono proiettate le immagini catturate da una telecamera posta sul paraurti posteriore.