DTM 2019, dopo il Norisring la serie stila un primo bilancio

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All'indomani del quarto dei nove appuntamenti davanti a tutti c'è la Audi di Rast
9 luglio 2019

Cinque differenti vincitori su un totale di otto gare disputate, con le Audi che sembrano (per il momento) avere una marcia in più. BMW costantemente in auge e crescita costante delle Aston Martin. All’indomani della tappa del Norisring, quarto dei nove doppi appuntamenti del calendario 2019, il DTM tira le somme su questa prima parte di stagione, in cui a fare da padrone “in primis” sono stati lo spettacolo e una continua alternanza di protagonisti che si sono succeduti sul podio, con René Rast, Nico Müller, Philipp Eng, Marco Wittmann e Bruno Spengler almeno in un’occasione sul gradino più alto.

Rast padrone anche in città

Il velocissimo circuito “cittadino” del Norisring ha offerto uno spettacolo unico, onorando il pubblico che ha affollato le tribune dislocate lungo i 2,3 km dello storico tracciato che ospita la categoria dal 1984. A confermare il suo momento “sì” è stato Nico Müller, reduce dalla vittoria conquistata nel precedente round di Misano e autore della sua prima pole 2019 al volante della RS 5 dell’Audi Sport Team Abt Sportsline davanti a Philipp Eng (BMW), in ritardo di appena 75 millesimi. Copione differente in Gara 1, con Rast autore di una straordinaria rimonta dal fondo, che ha festeggiato la sua terza vittoria stagionale ed esteso la propria leadership nella classifica generale. Müller si è viceversa dovuto accontentare del secondo posto, con un Joel Eriksson particolarmente ispirato, sul gradino più basso del podio. Sotto i riflettori anche la Aston Martin Vantage di Daniel Juncadella, in lotta per il quarto posto e alla fine sesto.

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Spengler ritrova il successo

Altra storia domenica, con una Q2 senza fiato, che ha visto cinque piloti racchiusi addirittura in meno di mezzo decimo. A fare la voce grossa è stato Rast, che ha ottenuto la sua terza pole stagionale. Nella seconda gara del weekend è stato quindi il turno di Bruno Spengler, che dopo essere scattato dalla terza fila si è reso autore di una straordinaria manovra che gli ha permesso di balzare subito al comando. Perfetta la strategia dell’Audi Sport Team Rosberg, che ha fatto anticipare la sosta dell’inglese Jamie Green, il quale dopo i pit-stop si è ritrovato ad occupare la seconda posizione. Ottima anche la condotta di Mike Rockenfeller, che sempre al volante di una vettura di Ingolstadt ha agguantato il terzo posto davanti a un arrembante Robin Frijns, quarto ancora con una Audi. Soltanto settimo Rast, scivolato in fondo al gruppo al primo giro a causa di un contatto innescato da Müller, al quale è stato comminato un drive through. Gara amara per Marco Wittmann (BMW Team RMG), costretto al ritiro a causa di un inconveniente meccanico mentre era in lotta con Eng per la quinta piazza. Per Spengler si è trattato della sua sedicesima affermazione nel DTM e la prima dopo due anni di digiuno, dal momento che l’ultima volta sua vittoria risaliva al 2017, quando era riuscito ad imporsi proprio sul circuito del Norisring.

Uno sguardo alla classifica dopo otto round

A confermarsi leader dopo l’appuntamento del Norisring è stato ancora una volta René Rast, che grazie a tre vittorie vanta nel proprio carniere 127 punti. A sole 25 lunghezze, nei panni del più diretto inseguitore c’è Nico Müller (una vittoria a Misano). Dopo le Audi troviamo la BMW dell’austriaco Philipp Eng, vincitore della prima gara di Zolder, a quota 101 punti. Poco più indietro Spengler e Wittmann, sempre su BMW. In testa alla classifica riservata alle squadre c’è l’Audi Sport Team Rosberg. Audi davanti anche tra i “Brand” con 457 punti, contro i 338 della BMW.

Adesso tutti ad Assen

Gli appassionati del DTM dovranno attendere adesso meno di due settimane prima della tappa olandese di Assen: appuntamento il 19, 20 e 21 luglio, su uno dei tracciati sicuramente più tecnici e spettacolari della serie.

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