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Questo weekend il DTM è di scena al Red Bull Ring, il circuito austriaco di proprietà del Gruppo di Dietrich Mateschitz. La cittadina che ospita il tracciato, Spielberg, è nella regione della Stiria, il cuore verde dell´Austria, con un panorama mozzafiato veramente unico, vicina alle città di Zeltweg e Knittelfeld e a circa 200 km da Vienna. Costruito nel 1969, allora si chiamava Österreichring, ha ospitato il Gran Premio d´Austria tra il 1970 e il 1987. Rivisto e ammodernato, con il nome di A1-Ring ha di nuovo accolto la Formula 1 dal ´97 al 2003; il pittoresco circuito nelle Alpi austriache ha ospitato anche il DTM per tre anni, dal 2001 al 2003.
Poi, alla fine degli anni Duemila, per volontà di Mateschitz, la Red Bull lo ha acquisito e, con una spesa di circa 70 milioni di euro, lo ha ristrutturato e ammodernato, per soddisfare i requisiti FIA e poter ospitare di nuovo un Gran Premio di F1. Sono stati costruiti ex novo paddock, garage e tribune. L´impianto ha riaperto i battenti nella primavera del 2011 e in quella stagione è tornato anche il DTM.
Oggi il layout del tracciato è lo stesso di quando ha ospitato la F1 dalla fine degli anni ´90, ma reso ancora più sicuro. Con una lunghezza di 4,318 km, è caratterizzato da notevoli dislivelli: 9 curve e lunghi rettilinei dove il motore conta parecchio; si gira in senso orario.
Uno dei punti chiave per fare un buon giro è la curva Castrol Edge, la prima dopo la partenza: la staccata è piuttosto impegnativa ma soprattutto l’uscita da questa curva a destra è fondamentale per portare tanta velocità nel lungo rettifilo in salita che conduce al tornantino Remus, sicuro teatro di molti sorpassi in gara. In uscita serve tanto grip per accelerare velocemente dopo questa curva così lenta.
L’asfalto del circuito non è troppo aggressivo con le gomme, ma 7 curve a destra e solo due a sinistra mettono un po’ a dura prova l’anteriore sinistra. Molto dipenderà anche dal meteo che, per ora, non promette niente di buono: pioggia, possibili temporali e forse potrebbe salvarsi ed essere asciutta la seconda gara della domenica. Con l’asfalto bagnato dovranno essere molto cauti: l’acquaplaning è sempre in agguato, in particolare in fondo alle parti in discesa.
Su questo tracciato di solita si opta per un carico aerodinamico medio-alto, cioè un compromesso fra ciò che serve per le curve lente e a bassa aderenza e quello che sarebbe ottimale per i tratti più veloci; inoltre è importante avere una buona trazione nelle curve dove ci sono i cambi di pendenza più importanti.
Le squadre dovranno sfruttare I turni di Prove Libere fin dal venerdì per trovare un buon setup, con un bilanciamento dell’auto che combini aerodinamica e grip meccanico. E´un circuito severo per i freni: ci sono staccate molto impegnative e alcune sono piuttosto ravvicinate e rendono difficile il raffreddamento dei dischi; la curva 2 risulta la più critica. Anche i propulsori sono molto sollecitati: si va in "pieno" per circa il 71% del giro.
C´è molta attesa per questo penultimo round: il circuito non è molto lontano dall´Italia e probabilmente saranno tanti gli appassionati che raggiungeranno Spielberg per vedere come finirà tra i tre pretendenti al titolo. Gary Paffett, di nuovo leader del campionato dopo il Nürburgring, è stato il migliore di Mercedes-AMG: secondo tempo e prima fila in entrambe le qualifiche, terzo al sabato e la domenica avrebbe potuto terminare secondo senza il problema ai box. La nuova regola relativa alla pressione degli pneumatici in gara non lo ha messo troppo in difficoltà.
Se la sfortuna e gli altri piloti non ci mettono lo zampino, Paul Di Resta non lo perderà di vista nemmeno per un istante: lo scozzese però dovrà essere più concentrato in qualifica, perché sul giro secco non sempre è così efficace come il suo rivale, mentre in gara è un vero mastino, difficile da superare e capace di grandi rimonte.
Ma entrambi dovranno fare i conti con il campione in carica dell’Audi René Rast, l’uomo del momento: tre vittorie e tanti punti come nessun altro negli ultimi quattro weekend. Ora è al terzo posto in campionato a 57 lunghezze da Paffett e ci sono ancora ben 112 punti disponibili, quindi il campionato resta molto aperto e speriamo di vederli lottare fino all’ultima gara di Hockenheim.
La storia più recente del DTM a Spielberg, dal 2011 ad oggi, dice che Audi ha vinto più di tutti: ben sei affermazioni al Red Bull Ring per la Casa degli Anelli, di cui una proprio di Rast l’anno scorso, quando da rookie ha conquistato subito il titolo. Il dominatore del Nürburgring si è preparato in modo maniacale per questo fine settimana, passando anche tante ore ai simulatori, quello di Audi Sport a Neuburg an der Donau e quello del team Rosberg. Il suo punto forte è la qualifica, dove riesce a sfruttare tutto il potenziale della RS 5 DTM sul giro secco. Gli altri cinque piloti del brand ci stanno ancora lavorando per raggiungere il suo livello: comunque Green, Duval, Müller, Rockenfeller e Frijns faranno di tutto per mantenere viva la lotta per il titolo fino all’ultima gara.
In casa BMW vantano quattro vittorie sul tracciato austriaco e potrebbero continuare questa buona tradizione, se riusciranno a sfruttare meglio il potenziale della M4 in qualifica, che resta un po’ il punto debole della squadra, mentre il passo gara si è rivelato efficace anche nell’ultimo round. Devono partire davanti, soprattutto per Marco Wittmann che, dopo il terzo posto in Gara 2 sul tracciato dell’Eifel, può ancora lottare per il terzo posto in campionato. La Casa dell’elica al sabato celebrerà anche la sua trecentesima gara nella storia del campionato.
In questo caso le statistiche non piaceranno molto ai vertici di Mercedes-AMG: qui sul tracciato moderno non hanno mai vinto e nelle ultime due stagioni non hanno raggiunto nemmeno il podio. La Casa della Stella a tre punte è ancora ampiamente al comando delle classifiche riservate a Costruttori e Team, ma ha subìto le nuove regole introdotte nel round tedesco e queste due settimane le hanno passate ad analizzare i dati per tornare ad essere il riferimento, ad avere la macchina da battere.
Speriamo che sia un buon weekend per il nostro Edoardo Mortara, che qui quando correva per la concorrenza (Audi) ha conquistato la sua prima pole position e ben due successi. Anche Pascal Wehrlein, che a fine anno si separerà da Mercedes-AMG, ha un buon feeling con questo circuito: qui è salito sul podio in Formula 3, nel DTM e ha ottenuto i suoi primi punti iridati in Formula 1.
Al Nürburgring abbiamo ritrovato una lotta molto serrata e spettacolare, con i tre Costruttori sul podio in entrambe le gare, ed è ciò che speriamo di vedere anche questo weekend. E in più, se non bastasse, aggiungeteci la prestigiosa partecipazione del 5 volte campione del mondo rally Sébastien Ogier, ospite del campionato, al volante di una Mercedes-AMG C 63 DTM: nei due giorni di test a Vallelunga del mese scorso se l’è cavata piuttosto bene ma anche per un grande talento come il pilota transalpino c’è tanto da imparare. Beh, almeno il circuito lo conosce: l’anno scorso ci ha provato una monoposto di F1 e nel 2014 aveva corso qui nella Porsche Supercup. Sempre nel prestigioso monomarca che accompagna la F1 dal 1993 e si corre con le 911 GT3 Cup, l’anno precedente aveva corso a Monaco terminando vicino alla top ten. Quindi teniamolo d’occhio perché potrebbe riservare qualche sorpresa in più a questo weekend. #weloveDTM