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Il DTM torna a casa, in Germania, al Nürburgring: si tratta sicuramente di uno degli appuntamenti più sentiti della stagione perché tutti e tre i competitor di questo straordinario campionato ci tengono a vincere davanti al proprio pubblico sul circuito nella regione dell’Eifel.
In ogni angolo del mondo gli appassionati lo considerano un luogo mitico del motorsport, che vanta un’atmosfera unica, di grande storia e tradizione per le corse. Lì c’è il Nordschleife che ospita la 24 Ore, il VLN e altre gare importanti, dove oggi tutti nel mondo delle quattro ruote vogliono mettere a segno almeno un record. Fino al 1993 anche il DTM ha corso nel leggendario “Inferno Verde”: dall’anno successivo invece è stato ospitato dal GP Strecke, il moderno tracciato permanente che dal 1984 ha accolto tante volte anche la F1. Anzi, per essere precisi, il DTM corre nella versione corta, la Sprint di 3,6 km, ma anche qui vincere ha comunque un sapore molto speciale.
Per farlo bisogna prepararsi al meglio per questo circuito piuttosto veloce e scorrevole, composto prevalentemente da curve di medie velocità, unite a una sezione più tecnica. Dal punto di vista della guida c’è una bella varietà di curve ed è necessario trovare un buon ritmo, essere precisi e non commettere errori. Ci sono anche due lunghi rettilinei che offriranno molte opportunità di sorpasso, grazie anche al DRS.
L’asfalto tende a essere abbastanza gentile con gli pneumatici, quindi la gestione delle gomme di solito non è un grande problema, comunque i tecnici di Hankook potranno dare una mano ai team per gestirle al meglio. Il layout presenta una serie di cambi di direzione abbastanza veloci e questo accresce il carico laterale sugli pneumatici e comporta, di conseguenza, un aumento della temperatura: più che trazione e frenate che, nel complesso, sono abbastanza limitate, è questa la causa principale dell’usura e del degrado delle gomme su questo circuito.
Qui piove spesso e per questo motivo la pista è sempre più “verde”, ovvero poco gommata, con scarsa aderenza, di quanto non siano altri circuiti, in particolar modo all’inizio del weekend quando l’umidità lava via la gomma depositata sull’asfalto: più la pista si va gommando più aumenta il grip e diminuisce l’usura. Saranno quindi fondamentali i dati raccolti dai team fin dalle prime Prove Libere del venerdì per valutare anche come le gomme reagiscono alle temperature diverse.
E ora vediamo i valori in campo, a cominciare da Mercedes-AMG: la Stella a tre punte continua a dominare la scena e finora hanno vinto una gara ad ogni weekend della stagione. L’ultimo successo è quello di Paul Di Resta a Misano che ha consentito allo scozzese ex F1 e già campione nel 2010 di strappare la leadership della classifica a Gary Paffett. E’ al vertice con 186 punti davanti al compagno di squadra, a quota 177. Il brand è ancora al comando tra i Costruttori e anche della classifica riservata ai team.
Di Resta cercherà di essere il più possibile costante mentre Paffett, dopo il fine settimana nero di Misano, cercherà il riscatto su una pista in cui ha già vinto in passato, con la voglia di tornare davanti a tutti.
Dita incrociate come sempre per il nostro Edoardo Mortara, ora più competitivo e veloce, capace di conquistare ben due podi nell’ultimo round. Occhio in Qualifica anche a Lucas Auer, che qui ottenne la sua prima pole in carriera. A Misano è stato molto sfortunato Daniel Juncadella, ma questo è il suo tracciato preferito e ne vedremo delle belle.
BMW, oltre a festeggiare la 100° gara da quando è tornata al DTM nel 2012, è decisa a contrastare Mercedes e lo farà affidandosi anche al talento del “rookie” Joel Eriksson, che ha rotto il ghiaccio a Misano diventando il più giovane vincitore di sempre della Casa di Monaco.
La M4 DTM è sempre andata bene su questo circuito e Marco Wittmann, il migliore tra loro in classifica al quarto posto assoluto con 112 punti, cercherà di sfruttarne tutto il potenziale. Riuscirà Bruno Spengler a risollevare le sorti di una stagione finora tanto difficile per lui? Qui ci ha vinto ben tre volte in carriera.
Audi, oltre a celebrare la 150esima gara in carriera con la Casa degli Anelli per Mike Rockenfeller, campione nel 2013, cercherà di ridurre ulteriormente il gap con Mercedes: hanno migliorato le performance della RS 5 DTM in qualifica e non è poco e potranno affidarsi, come sempre, anche alla grinta di René Rast, che ha centrato ben tre podi nelle ultime cinque gare. Ma senza sottovalutare nessuno dei loro piloti, in particolare Robin Frijns, che sta facendo una gran bella stagione d’esordio e a Misano è stato spettacolare festeggiando anche il suo primo podio nel DTM.
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