DS9 l' ammiraglia del Presidente francese, noi l'abbiamo già guidata [Video]

Valori eccezionali che viaggiano di pari passo con un dato di accelerazione mostruoso (5,6 s per lo 0-100 km/h), 250 km/h di velocità massima ed appena 3,4 secondi per passare da 80 a 120 km/h, frutto di un valore di energia pari a 11,9 kWh stivato all'interno del pacco batteria che consente di ottenere 50 km di autonomia nella sola modalità elettrica e/o un miglioramento prestazionale tangibile nella vita quotidiana: tutto questo con ricariche relativamente veloci visto che per ottenere quella autonomia sono sufficienti un'ora e mezza presso una normale colonnina di ricarica pubblica. Sei ore, la notte o la permanenza in ufficio, se collegata alla normale presa di corrente domestica.

Facile capire che questa vettura, sotto il profilo di funzionamento, abbia dei pro e dei contro da non sottovalutare: perché se è vero che, a batteria carica, i primi 50 km sono percorsi esattamente come se si stesse guidando una "normale" auto elettrica va anche detto che nelle fasi successive la vettura cambia volto e quel peso supplementare che ci si porta a spasso grava sulla dinamica di guida e sull'efficienza complessiva che (tendenzialmente) è limitata rispetto alla stessa DS9 con il solo motore 1.6. E' indispensabile, quindi, capire se chi la sceglie è una persona elettrocompatibile, ovvero ha la possibilità di caricare la batteria, vive prevalentemente contesti urbani e non è alla ricerca di una vettura necessariamente sportiva tra le curve...a dispetto di quello che i dati di prestazione, notevolissimi, possono far credere. 

Del resto quella che si candida per essere la futura ammiraglia del Presidente Macron non ha certamente bisogno di essere agile tra le curve ma, piuttosto, in linea con i parametri di inquinamento EU e soprattutto comoda all'interno dove, rispetto alla cugina 508 PSE con cui condivide l'architettura tecnica, offre un passo più lungo ed un valore di lunghezza decisamente più elevato. Il passo, 293 cm, permette infatti una vita eccezionale a bordo anche nella zona posteriore mentre la lunghezza di 493 cm permette di avere spazio anche nel bagagliaio con 510 litri accessibili attraverso, curiosamente, il cofano posteriore; a dispetto della linea "fastback", infatti, i tecnici francesi non hanno preferito la soluzione del portellone che integra anche il lunotto nel movimento per l'accesso al vano preferendo una più elegante - ma meno pratica - soluzione da tipica tre volumi.

Interni lussuosi, in cui certo non c'è la tecnologia di una Audi A8 o di una Mercedes Classe S nella zona posteriore, ma va detto che la cura per il dettaglio, la definizione di alcuni particolari come l'impianto audio della Focal o l'orologio a scomparsa della B.R.M. sono elementi interessanti in un tripudio di pelle e soluzioni stilistiche moderne che viaggiano di pari passo con lo stile DS. Che, diciamocelo, possono piacere o non piacere ma giocano sempre sul tema del rombo che si ritrova anche nelle grafiche di un sistema multimediale ovviamente dotato di Apple Carplay ed Android Auto ma anche di soluzioni di interazioni con l'esterno legate al sistema alla presenza della connessione internet nativa onboard: questo consente di avere accesso alle informazioni verso l'esterno, banalmente prenotare una colonnina di ricarica, ma anche gestire dall'esterno molti parametri della vettura (via app) tra cui la velocità di ricarica, la pre-climatizzazione dell'abitacolo e molto altro. 

Al volante la nuova DS9 stupisce per silenziosità di marcia e solidità delle soluzioni interne, che dimostrano un elevato standard qualitativo dei materiali ed una grande cura per i dettagli, così come è piacevole muoversi nella sola modalità elettrica senza far intervenire il millesei termico: un "mondo" nuovo per una ammiraglia tradizionale che eleva la percezione qualitativa e consente di avere migliori rapporti con molte amministrazioni comunali che guardano di buon occhio questo tipo di tecnologia. Ma va detto che anche quando si unisce alla "festa" il quattro cilindri la musica rimane simile: l'integrazione tra il motore e la piattaforma EMP2 è perfetta così come l'insonorizzazione e la spinta dei 360 CV si sente tutta quando si affonda il gas, anche nelle partenze da fermo dove la differenza con la variante da 250 CV è tangibile. Però il difetto di questa ammiraglia si evidenzia quando iniziano le curve perché il peso è elevato e per quanto lavorino bene le sospensioni a controllo elettronico, per quanto l'impianto frenante sia adeguato e ben coadiuvato dal recupero dell'energia in frenata e per quanto gli allargamenti della carreggiata abbiano portato benefici al posizionamento del baricentro ed alla distribuzione delle masse in senso trasversale, va detto che le reazioni sono piuttosto lente e la piacevolezza di guida risulta lontana da quello che la potenza porterebbe a pensare. Non si va piano ma non è nemmeno una vettura con cui affrontare una strada in collina pensando al piacere di guidare. Si guida bene, ma in pieno relax. Punto. Per altre pretese in questo ambito c'è di meglio. 

Capitolo prezzo: costa cara. Se sono 58.700 gli euro richiesti per la DS9 e-tense da 250 CV, si passa a 68.400 per la versione 4x4. Mica poco. Certo è una "vera" ammiraglia francese, ma le cifre sono importanti così come la concorrenza che a quel livello è molto elevata.