Dragster EV da 4 MegaWatt: 5.500 CV e 0-200 in 0,8s

Un dragster rappresenta la massima espressione della meccanica automobilistica per raggiungere un solo e unico scopo: accellerare alla velocità più alta possibile nel minor tempo possibile. Per questo i dragster alimentati a benzina, o meglio, etanolo, sono davvero particolari, a partire dal motore che deve sopportare spari ed energie meccaniche assurde, tanto da rinunciare al raffreddamento (le intercapedini per il flusso d'acqua indebolirebbero la struttura) e richiedere una revisione e ricostruzione completa dopo ogni lancio.

I motori elettrici, come ben sappiamo, hanno un vantaggio ineluttabile, ovvero quello di poter fornire coppia, e di conseguenza potenza, in modo istantaneo, da 0 giri minuto. Nessun altro propulsore potrebbe adempiere meglio, quindi, al ruolo in una vettura dove l'accelerazione è tutto. Infatti l'azienda australiana HyperPower ha sviluppato unnuovo motore elettrico (foto di copertina), chiamato QFM-360-X e capace di generare 1 MegaWatt di potenza in singola unità. 

Il suo impiego è stato già da subito reso reale su un prototipo di dragster, dove potenzialmente si possono montare in serie 10 unità motore, ma che per lo scopo ne sono stati utilizzati 4, fornendo l'equivalente di 5.500 cavalli elettrici, che hanno un'accelerazione ben diversa dai motori a scoppio a noi cari. Basti pensare che i modelli matematici del veicolo forniscono dei dati di accelerazione e velocità massima da CAPOGIRO:

Da zero a duecento (0-200) km/h in 0,8 secondi
Da zero a quattrocento (0-400) km/h in 2,9 secondi
Da zero a cinquecentotrenta (0-530) km/h in 3,7 secondi

E una velocità massima di 612 Km/h. Insomma, un'atronave, che, soprattutto nelle prime fasi di accelerazione, porterà al limite di sopportazione di forze G senza danni permanenti il pilota e che promette faville. Non resta che aspettare i primi test.