DR Tiger: non possono essere vendute in Italia secondo Dongfeng

DR Tiger: non possono essere vendute in Italia secondo Dongfeng
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Le recenti DR Tiger mostrate dal marchio molisano prodotte dalla cinese Dongfeng sono già al centro di una contesa commerciale
27 maggio 2024

Nel 2022 la DR Automobiles di Macchia D'Isernia ha acquisito il marchio londinese Tiger e di recente ha annunciato che intende marchiare con questo nome tre nuovi modelli importati dalla Cina della Dongfeng Liuzhou Motor Company. Si tratta della Tiger 5, Tiger 6 e la Tiger 7. Ma qui cominciano i guai, perché l'importatore Cirelli Motor Company di Milano contesta con un comunicato e una lettera dalla Cina l'autorizzazione a vendere il modello T5 Evo (che corrisponderebbe alla Tiger 5) e la M4 in Italia, sostenendo che DR è autorizzata da Dongfeng a vendere solo nel Regno Unito e in Spagna.          

La Dongfeng T5 Evo
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La cinese contestata

Nella fattispecie il comunicato recita "La cooperazione tra Dongfeng e DR Automobiles è vincolata esclusivamente al territorio inglese e spagnolo. Dongfeng ha, infatti, autorizzato la vendita dei modelli T5 EVO fuel/HEV e M4 fuel/HEV da parte di DR Automobiles solo in Regno Unito e Spagna, senza alcuna autorizzazione per la distribuzione in Italia, dove
invece CMC – Cirelli Motor Company è distributore autorizzato da Faw Automotive GmbH, che detiene i diritti di distribuzione per CMC – Cirelli Motor Company in Italia. Se DR Automobiles non rispetterà i termini della cooperazione, Dongfeng prenderà provvedimenti per fermare questo comportamento, e così proteggere i diritti di distribuzione,
dei clienti e della rete di concessionarie".

Ci vanno di mezzo i clienti

Insomma, un bel pasticcio legale coi fiocchi, che riguarda essenzialmente i due importatori e i loro avvocati, ma è evidente che chiunque decida di "avventurarsi" nell'acquisto di una cinese d'importazione "contesa" come questa potrebbe esporsi al rischio di compromettere la garanzia e l'assistenza dovute per legge, qualora gli esemplari risultassero importati illegalmente nel nostro Paese. È logico che, in attesa che i principali costruttori cinesi aprano le loro rappresentanze "ufficiali" in Europa e in Italia, si sia venuta a creare una forte competizione per accaparrarsi modelli e vendite che fanno gola, approfittando dei prezzi bassi e anche di una certa disinformazione generale sulla reale provenienza di alcune auto. Ricordiamo che DR Automobiles è sotto inchiesta da parte dell'AGCOM per comportamenti commerciali scorretti. Un altro tema riportato su molti forum di coloro che hanno acquistato auto cinesi d'importazione riguarda la scarsa disponibilità dei ricambi o le lunghe attese necessarie per averli 

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