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I dati di vendita delle auto del 2022 in Italia hanno visto vincitori e vinti, e alla prima categoria appartiene di sicuro il marchio DR che ha segnato numeri addirittura a tripla cifra. È vero che il confronto con il 2021 è un po' difficile per via della pandemia, ma non c'è dubbio che il brand molisano stia facendo un ottimo lavoro per consolidare la sua posizione di mercato. Da qualche tempo è in corso un minuzioso lavoro sul miglioramento della qualità complessiva, in parallelo con l'evolversi dei prodotti made in Cina che stanno facendo progressi enormi non solo sulle elettriche.
La DR 3.0 è una SUV appena aggiornata che sembra piccola ma tanto piccola non è, visto che arriva a 4 metri e 16 di lunghezza e è omologata per 5 persone. Si sviluppa piuttosto bene anche in altezza (1,57 cm) per lasciare una certa libertà di movimento e carico e migliorare la sensazione di spazio a bordo. Ha una sola motorizzazione 1.5 benzina ed è basata sulla cinese Chery Tiggo 3X Plus; il legame con il carmaker cinese va avanti da molti anni ed è iniziato con il modello di origine, la DR 5. Il motore Acteco non è molto potente (116 CV e 135 Nm di coppia) ma l'auto è leggera e dal punto di vista dei consumi è in una fascia intermedia per essere un benzina (fra i 12,5 e i 13,5 km/litro). Parte bene con il prezzo d'attacco: 18.900 euro chiavi in mano, esclusi gli sconti che però, visto il posizionamento, non sono molto alti. Anche se la convenienza economica oggi è da valutare su un lungo periodo, c'è pure la DR 3 col GPL montato in origine con 1.500 euro in più (20.400 euro).
Con un salto dimensionale e una fruizione un po' diversa degli spazi interni si passa alla DR 4, definibile come "da famiglia" soprattutto perché, al posto della forma da coupé della coda caratteristica della DR 3, qui c'è un bagagliaio "full size" che può arrivare fino a 1.000 litri di capienza (380 con 5 posti occupati). La lunghezza è di 432 cm e l'altezza di 167 cm. Esteticamente più completa, vanta parecchie cromature e finiture satinate come le skidplate estetiche, i mancorrenti sul tetto e le modanature sui fianchi, nonché una larga fascia metallica che unisce i fari posteriori. Decisamente spaziosa dentro, vanta anche un arredamento e una sistemazione di comandi e controlli ben studiata e uno schermo dedicato alla multimedialità quasi da record (9 pollici), senza dimenticare la strumentazione completamente digitale e una serie di controlli per la marcia sui fondi non compatti come l'HDC (Hill Descent Control). Motori Acteco 1500 benzina e multifuel già visti per la DR 3, economi ma di potenza modesta. Anche per la DR 4 si pare da meno di 20.000 euro, 19.900 per la precisione (21.400 euro la versione col GPL, da valutare visti i prezzi del carburante molto aumentati).
Stealth e multiruolo: così la definizione del jet della Lockeed Martin che ha dato l'ispirazione per il nome della Suv intermedia della DR, lunga 443 cm e alta 167. Beh, diciamo che invisibile non lo è davvero, specie nel colore rosso (in alternativa solo nera o bianca), ma di certo è multi ruolo: alta da terra, con passaruota ben marcati, spaziosa all'interno anche per 5 persone, con il divanetto piatto e frazionabile 60/40. Nella zona anteriore la calandra assume una forma molto peculiare, spezzata per il senso della larghezza e sormontata da feritoie trasversali sulla punta del cofano che ricordano le sportive di razza. Sia con gli equipaggiamenti che con le finiture qui si sale un po', e il prezzi riflettono i contenuti. Ma soprattutto c'è il motore turbo e il cambio a 6 rapporti: 154 CV e 310 Nm di coppia. Costa 25.900 euro per la monofuel e 27.400 per la bifuel, che ha un grande serbatoio per il gas da 62 litri effettivi.
Come una DR 4.0, ma più evoluta, basata sulla stessa meccanica (ma i motori aumentano nella scelta) e caratterizzata da un frontale più stiloso, con prezzi relativamente più alti che partono da 21.900 euro (23.400 per la versione a GPL). Quindi ritroviamo la stessa flessibilità interna e disponibilità di spazio, con notevoli differenze per quanto riguarda gli arredi e la parte multimediale da 12,3 pollici, connessa allo smartphone con Android auto ed Apple CarPlay (mentre per gli altri modelli si utilizza il mirroring). Come detto, la scelta dei motori per la nuova Serie 2 si articola anche su una versione Turbo da 154 CV e 210 Nm con il cambio a variazione continua CVT, benché a listino ci sia anche la precedente con il motore aspirato 1500 da 116 CV. Per la versione top della DR5s2 Turbo GPL bifuel e CVT si arriva a quota 27.400 euro.
E infine ecco la DR 6.0 da 4 metri e 50 di lunghezza, messi quasi tutti a disposizione dei passeggeri posteriori e del vano bagagli da oltre 380 litri che è in grado di ospitare 10 valigie, un passeggino o una bicicletta senza rinunciare ai posti dietro. La coda è molto elaborata stilisticamente con doppi scarichi integrati e un spoiler a prolungare il tetto, che di serie è del tipo in vetro e scorrevole. La definizione di "voyager suv" le si adatta bene; il confort è di ottimo livello al pari dell'insonorizzazione e la dotazione full optional (nessun accessorio è previsto a richiesta e praticamente c'è tutto di serie, compreso il cambio automatico, il clima a controllo elettronico, la telecamera, i cerchi da 19 pollici, la vernice metallizzata, i sedili riscaldati e persino l'accensione del motore da remoto). Motori? Qui, vista la massa in gioco e la presenza di serie del cambio a variazione continua, si va direttamente sul turbo 1500 da 154 CV (29.900 euro) o sul GPL (31.400 euro).