Dove andranno a finire i prezzi delle auto?

Dove andranno a finire i prezzi delle auto?
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Saliranno ancora o finalmente scenderanno? Il parere di alcuni ben informati addetti ai lavori ci aiuta a decidere se cambiare l'auto o aspettare
4 giugno 2023

Inflazione, difficoltà nel reperire la componentistica per la pandemia, costruttori che non vogliono rinunciare ai guadagni anche vendendo meno (e ci sono riusciti, visti i bilanci presentati). Insomma, tutti abbiamo l'impressione che per comprarsi la macchina  nuova o usata ci vogliano sempre più soldi.

Negli ultimi due anni gli avvenimenti globali che hanno influenzato l’economia e il cambiamento "green" (leggi elettrificazione) ci hanno tormentato con i listini salgono e sconti che scendono. Risultato: l’esborso economico per comprare un’auto, soprattutto nel nostro Paese, è diventato sempre più pesante per le tasche degli automobilisti nostrani. E in tanti ci chiedono se questa corsa agli aumenti può solo peggiorare. In fondo Tesla ha dimostrato che i prezzi possono anche scendere e di parecchio. I "professional", quelli che hanno le informazioni "giuste" la sanno lunga, ed ecco cosa ci hanno detto

Michele Crisci, Presidente UNRAE
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Michele Crisci, Presidente UNRAE

È un tema caldissimo che si sta molto discutendo, anche perché c'è sul tavolo anche l'aggiornamento all'Euro 7 che si aggiunge a quanto si continua a dire su i prezzi troppo alti delle auto elettriche. 

Io penso che ci sia una comunicazione un po' distorta sulle elettriche: si continuano a confrontare tecnologie moderne con tecnologie del passato. Non si possono paragonare i prezzi di una vettura endotermica con l'elettrica, perché le BEV non sono solamente elettriche, sono auto che all'interno hanno dei contenuti di software e dei contenuti di sicurezza che vanno al di là di quelle che abbiamo guidato sinora. Questo comporta dei costi.

Vale anche per l’Euro 7: sicuramente comporterà dei forti costi per le Case (leggi: aumenti di prezzo, ndr). Qui il punto è capire se l'Euro 7 sia davvero necessario alla luce della scadenza del 2035, perché se puntiamo lì, e credo che sia giusto, allora forse bisognerebbe farsi qualche domanda sui tempi richiesti per l’Euro 7 e anche sull’opportunità di introdurlo.

Sul tema dei dei prezzi, io osservo che siamo già in grado di offrire vetture che hanno dei costi vicini tra endotermiche ed elettriche, anche se, ribadisco, è un paragone che non dovrebbe essere fatto. È chiaro che l’economia di scala, la diffusione delle nuove tecnologie consentirà anche un abbassamento dei costi. Quindi io non sono pessimista.

Tommaso Bortolomiol, CEO Quintegia
Tommaso Bortolomiol, CEO Quintegia

Tommaso Bortolomiol, Quintegia

I prezzi saliranno ancora e ancora: è in atto un grande riposizionamento dei brand nel panorama del mercato italiano. Dobbiamo registrare però anche il ritorno della disponibilità di prodotto (già in atto) e questo porterà a sconti maggiori nei prossimi mesi

l'avvocato Carlo Rienzi, Presidente del Codacons
l'avvocato Carlo Rienzi, Presidente del Codacons

Carlo Rienzi, Presidente CODACONS

In un clima di inflazione alle stelle e prezzi in costante crescita in tutti i settori, anche il mercato dell’auto registra sensibili rialzi dei listini. Le cause sono note: guerra in Ucraina, carenza di materie prime, problemi nella logistica, hanno fatto impennare i listini delle cause automobilistiche. Una situazione che non vede una soluzione nel breve periodo: le ripercussioni del conflitto in atto sono su larga scala e creano un effetto domino che richiederà tempo per rimettere insieme tutti i tasselli. I consumatori, nello scegliere un’auto nuova, devono tenere conto di tutti questi fattori e considerare tempi di attesa lunghi, ma devono anche fare i conti con le politiche delle amministrazioni locali, sempre più tese a limitare la circolazione dei motori termici. E’ bene quindi procedere con la massima cautela, confrontando tutti i modelli di auto in vendita, i prezzi di listini, i tempi di consegna, ed eventuali limitazioni alla circolazione sul territorio di residenza.

Furio Truzzi, Presidente Assoutenti
Furio Truzzi, Presidente Assoutenti

Furio Truzzi, Presidente Assoutenti

In Italia c’è una enorme domanda di auto nuove, ma l’offerta sul mercato è nettamente inferiore. Questo, assieme alle conseguenze di una crisi globale, ha fatto aumentare listini delle auto nuove e schizzare alle stelle quelli delle vetture usate. Una ricerca di Assoutenti, che ha messo a confronto i prezzi di listino di alcune automobili vendute in Italia, ha registrato a parità di modello incrementi medi tra il +8% e il 13% negli ultimi 2 anni, ma se si mettono a confronto i listini medi odierni con quelli in vigore solo 10 anni fa, si scopre che una autovettura costa in media il 44% in più. Sicuramente l’avvento delle auto ibride e di quelle elettriche ha dopato il mercato portando a un innalzamento del prezzo medio, ma chiunque oggi si accinge ad acquistare una nuova automobile potrà accorgersi di quanto sia difficile non solo ottenere una consegna in tempi brevi, ma anche a prezzi ragionevoli. Le nostre previsioni per il prossimo futuro non sono purtroppo rosee: il perdurare della guerra in Ucraina e la crisi della componentistica, assieme a una domanda superiore all’offerta, continuerà ad avere effetti negativi sul mercato dell’auto e sui prezzi al pubblico.

 

Davide Galli, Presidente Federcarrozzieri
Davide Galli, Presidente Federcarrozzieri

Davide Galli, presidente Federcarrozzieri.

Sul fronte dei prezzi delle auto, il margine che hanno le nuove aziende del settore che costruiscono unicamente vetture elettriche è molto elevato, circostanza che permette loro di abbattere i prezzi di listino. Un esempio arriva da Tesla, che di recente ha ridotto i prezzi delle proprie autovetture, e presto seguiranno anche altre case. In un contesto normale e sano, questo innescherebbe il gioco della concorrenza, costringendo tutte le altre case automobilistiche a una rivisitazione dei listini per le auto termiche e per le ibride (anche se in questo comparto la marginalità è ridotta rispetto all’elettrico) per non perdere fette di mercato. Il vero problema, tuttavia, è che la situazione attuale, caratterizzata da uno squilibrio tra domanda e offerta di automobili, dopa il mercato delle vetture tradizionali, e la causa non è da ricercare solo nella guerra tra Russia in Ucraina, ma anche nell’utilizzo sbagliato delle risorse negli ultimi 10 anni da parte delle case automobilistiche. Ciò che potrebbe avvenire nei prossimi 2 anni, quindi, è un abbattimento dei costi delle auto elettriche, destinate a scendere sotto i 25 mila euro e, in presenza delle medesime condizioni odierne (conflitto, crisi materie prime, caos nelle consegne, ecc), una costante crescita dei prezzi delle auto a motore termico o ibrido, fino a una esplosione dei listini per le auto usate.

Ma allora cosa fare?

Da questa serie di opinioni possiamo dire che attendere tempi migliori dove il prezzo delle auto scenderà potrebbe rilevarsi illusorio. Ma si sa, quando si tratta di previsioni le cose possono anche prendere pieghe inaspettate. Una strategia vincente, per comprare un'auto in modo conveniente può essere quella di approfittare del momento di alto valore dell’usato, dove si spuntano ottime valutazioni, e non attendere troppo, col rischio che il valore della vostra auto di seconda mano scenda.

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