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BMW e Toyota intensificheranno la loro collaborazionw sui motori a idrogeno: la Casa tedesca, come è noto, sta proseguendo nelle ricerche sull'uso di questo gas con una piccola flotta di iX5 Hydrogen, ma per il momento non ha intenzione di produrla in grande serie. Anche Toyota, da più tempo, non ha mai smesso di investire risorse sull'idrogeno e realizza da vari anni la Toyota Mirai (significa "futuro" in giapponese), anche in questo caso numeri piccoli di esemplari che comunque la Casa nipponica ha esportato in tutto il mondo anche per verificare la fattibilità di un progetto su grande scala per questo particolare tipo di auto elettriche, che non hanno una batteria vera e propria ma una cella a combustibile.
Per capitalizzare questa esperienza, BMW ha intenzione di ampliare l'alleanza con Toyota che già ha avviato con la i5 Hydrogen per un nuovo modello di serie in cui Toyota dovrebbe mettere a disposizione la fuel cell e i serbatoi per il gas, mentre BMW si occuperà di motori e inverter. Del resto, il brand tedesco e quello giapponese hanno dimostrato di andare d'amore e d'accordo con progetti come la BMW Z4 - Toyota Supra. I due partner daranno nei prossimi giorni più dettagli sulla nuova alleanza, che potrebbe diventare un asse strategico da opporre alle industrie cinesi che, per il momento, non seguono troppo da vicino il settore delle celle a combustibile.
Il problema vero e reale per questo genere di auto elettriche, che ha il vantaggio di potersi rifornire in pochi minuti, è il reperimento di ingenti quantità di idrogeno verde derivato da fonti di energia rinnovabili, un processo ad oggi altamente energivoro che prevede l'elettrolisi dell'acqua o lo steam reforming dal metano, per non parlare delle difficoltà di stoccaggio (serbatoi a 700 atmosfere) e di trasporto vero i punti di distribuzione.