Come sarebbe stata la "Seven" con il tetto?
30 dicembre 2006
Tra i tanti cloni - opportunamente aggiornati - della mitica Lotus Seven spicca, per qualità realizzativa e prestazioni, l'olandese Donkervoort, eterna rivale dell'inglese Caterham. Fino ad oggi l'evoluzione del concetto originario di Colin Chapman è stato evoluto in modo molto limitato dal punto di vista stilistico, concentrando le attenzioni sui materiali impiegati e sugli organi meccanici, ma proprio dalla Donkervoort arriva ora una proposta che sa di rivoluzione: la D8 GT, ovvero la prima "simil-Seven"... coupè. Sì, per gustarsi l'esperienza incredibile offerta da questo tipo di vetture non sarà più necessario combattere contro i venti e nemmeno litigare con improbabili tettucci in tela ostici da montare e assai poco isolanti...
Visto il successo della Exige, variante coupè della Lotus Elise, l'idea almeno sulla carta ci sembra vincente, anche se come sempre l'ultima parola spetterà al mercato.
Di certo questa D8 GT ha molti argomenti a proprio favore: una linea ben equilibrata e aggressiva, che sembra avere addirittura tratto vantaggio dall'innesto del padiglione, un minimo di comfort in più (che non fa mai male, ammettiamolo...) ma soprattutto il fenomenale rapporto peso-potenza tipico delle Donkervoort.
Come il resto della gamma, infatti, anche la D8 GT disponibile con il quattro cilindri turbo gentilmente fornito da VW e rielaborato secondo tre livelli di potenza: 180, 210 o 270 CV. Numeri notevoli ma non eccezionali, penserà qualche lettore, ma siccome la vettura completa pesa solo 650 kg (solo 20 kg in più delle versioni spider) si capisce che la D8 GT è davvero in grado di regalare prestazioni fulminanti.
Il merito di tanta leggerezza va naturalmente ad un'accurata scelta dei materiali: fibra di carbonio per il padiglione e le porte e policarbonato per i finestrini e il lunotto. Come se non bastasse, la nuova carrozzeria coupè offre una maggiore deportanza rispetto alla spider, a tutto vantaggio della velocità di percorrenza in curva e del vostro.. tempo sul giro, vista la natura di auto da trackday di tutte le Donkervoort.