Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
L'introduzione dei dazi su materie prime, componenti e prodotti finiti è avvenuta senza tenere conto di tutte le variabili ed ora l'amministrazione Trump cerca di porre dei correttivi: andrebbe letto in tal senso l'annuncio della Casa Bianca del varo di nuove serie di misure per attenuare l’impatto dei dazi sulle autovetture e sui componenti importati negli USA, concedendo al contempo ai costruttori più tempo per portare la produzione direttamente negli Stati Uniti.
Come si apprende da un articolo pubblicato sul New York Times, i dazi del 25% disposti a partire dallo scorso 3 aprile resteranno in vigore, ma saranno tuttavia modificati per evitare che si “sommino” ad altre imposte analoghe, come quelli applicati su acciaio e alluminio: in pratica, i costruttori non dovranno pagare dazi doppi sui metalli, largamente utilizzati nel settore automobilistico e riceveranno un rimborso parziale per i dazi versati sui componenti importati; l'importo di tale rimborso, ha confermato il portavoce del presidente, potrà arrivare fino al 3,75% del valore di una nuova auto nel primo anno, ma sarà progressivamente ridotto nell’arco di due anni fino ad azzerarsi.
«Il presidente Trump - ha dichiarato in una nota Howard Lutnick, segretario al Commercio - sta costruendo una partnership importante con i costruttori nazionali e con i nostri grandi lavoratori americani. Questo accordo rappresenta una grande vittoria per la politica commerciale del presidente, premiando le aziende che producono sul suolo americano e offrendo un margine di manovra a chi ha dimostrato l’intenzione di investire negli Stati Uniti e ampliare la produzione interna».
Nonostante le modifiche, resteranno comunque dazi consistenti su auto e componenti importati, che potranno ad un deciso aumento dei prezzi delle vetture nuove e usate per migliaia di dollari, oltre ai costi di riparazione e all'incremento delle polizze assicurative.
Le modifiche ai dazi, anticipate dal Wall Street Journal, sono state accolte positivamente dai costruttori americani: «Crediamo che la leadership del presidente - ha dichiarato Mary Teresa Barra, CEO di GM - stia contribuendo a riequilibrare il mercato per aziende come General Motors e ci consenta di investire ancora di più nell’economia americana. Apprezziamo il dialogo costruttivo con il presidente e la sua amministrazione e siamo pronti a proseguire nella collaborazione».