Donald Trump fa un regalone alle Case auto: via i target di consumi troppo restrittivi. L'Europa sta a guardare?

di Carlo Bellati

Il nuovo Presidente americano Donald Trump prosegue nello spoiling system delle norme automobilistiche varate da Joe Biden

di Carlo Bellati

29 gennaio 2025

Neanche dieci giorni di lavoro e già Donald Trump ha messo le mani sul sistema automobilistico americano, smantellando i sussidi ma facendo anche molto di più per i costruttori. Il nuovo ministro dei trasporti Sean Duffy ha ordinato all'NHTSA (l'ente per la sicurezza cui fa capo anche l'agenzia dell'ambiente) di cancellare gli obiettivi che l'amministrazione Biden aveva stabilito per le emissioni di ciascun costruttore. Ora gli obblighi sono molto meno stringenti: entro il 2031 si sarebbe dovuti arrivare a 50,5 miglia per gallone (circa 123 g/km di CO2) cosa che avrebbe portato il parco circolante delle elettriche a dover raggiungere una quota obbligatoria di quasi il 50% del venduto, mentre con i nuovi standard "pro petrolio" Bloomberg stima un massimo del 33%

Le vendite di auto elettriche nuove negli USA: meno vincoli (fonte Bloomberg/NEF)

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Il Green Deal sotto tiro

Oltre a voler smantellare le regole sul risparmio di carburante dell'era Biden, Trump ha ordinato alla sua amministrazione di prendere in considerazione l'eliminazione di sussidi e altre politiche volte a promuovere i veicoli elettrici. A chi si domandasse come la mette con il suo ministro, Elon Musk, va ricordato che il boss di Tesla non è mai stato troppo favorevole agli aiuti di Stato di cui solo pochi modelli Tesla possono godere (7.500 dollari).

Le nuove norme sono seguite ad una serie di incontri dei principali CEO con lo staff del Presidente e relative rassicurazioni sugli investimenti da fare negli USA: Stellantis, per esempio, ha posticipato il suo primo pick-up Ram completamente elettrico, ha ritirato piani di licenziamento dei lavoratori presso lo stabilimento Jeep di Belvidere e ha messo in programma un nuovo truck medio da destinare ad una fabbrica in Illinois.

Dalle decisioni della nuova amministrazione consegue anche un raffreddamento nell'interesse della Case a vendere modelli elettrici europei negli Stati Uniti, perché non saranno incentivati. Volkswagen ha dichiarato che non ha più intenzione di portare la sua berlina elettrica ID.7 sul mercato statunitense e Stellantis ha sospeso i lavori su una crossover elettrica Chrysler, oltre ad aver disdetto i piani per il suo marchio Alfa Romeo di vendere solo veicoli elettrici entro il 2027, e questo riguarda anche l'Europa.

Europa, batti un colpo se ci sei

Anche in Europa la Commissione aveva stabilito che dalla fine del 2025 sarebbe entrato in vigore un sistema di multe pesantissimo per i costruttori che non ottemperano all'obbligo di avere una emissione media di flotta di 95 grammi/km per la CO2, cosa che obbliga ad immatricolare molti modelli elettrici (fermo restando il divieto di vendita delle termiche al 2035). Ma le cose non stanno andando esattamente in questo senso, a causa dei costi dell'energia e dell'aumento dei prezzi in un momento di congiuntura economica, quindi molti carmaker stanno chiedendo a gran voce di rivedere o posticipare queste sanzioni, minacciando la perdita di posti di lavoro. La Commissione "ci sta pensando", Donald Trump non ha esitato nemmeno un giorno.