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Il caldo colpisce anche sul tracciato di Vallelunga, soprattutto durante la tappa dell'ETCR 2022 che vede lo scontro tra tre contendenti per vincere il primo posto di questa sessione. Abbiamo passato l'intera domenica tra semifinali, giri in pista e gran finale, parlando dell'evento in sé, di come sia investire su un progetto simile e di com'è guidare una vettura di questo tipo. A scontrarsi in questa tappa c'erano Romeo Ferraris, Cupra e-Racer e Hyundai Motorsport N, le uniche tre aziende ad ora dentro questo campionato mondiale che, già dall'anno prossimo, dovrebbe rivelare tante sorprese interessanti.
Abbiamo avuto modo di vedere da vicino come funzionano le auto per l'ETCR nel paddock di Cupra e-Racer: a tutti gli effetti vetture turismo, queste presentano delle particolarità interessanti. Intanto hanno al loro interno un motore da 500 kW, capace di erogare una potenza fissa di 300 kW ma con 40 secondi di boost aggiuntivo utilizzabile dai piloti durante la gara (che porta la potenza a 450 kW). Questa impostazione è uguale per tutte le auto, con quattro motori elettrici identici e un software uguale per tutti.
Le ruote sono di derivazione stradale, dando ulteriori variabili alla gara, e come abbiamo ben visto i piloti non si fanno problemi a darsi qualche spintone durante i giri, che vedono spesso queste vetture una sulla coda dell'altra, dove ogni singolo errore può causare il sorpasso dell'avversario. Interesante invece il sistema di raffreddamento: visto che la giusta temperatura permette di avere prestazioni migliori, tra un giro e l'altro - e tra una ricarica e l'altra - le vetture vengono infatti raffreddate nel paddock con ghiaccio sintetico e ventilazione, attraverso dei grandi radiatori agganciati sul frontale della vettura.
Parlando di ricarica, tra una prova e l'altra le auto veniva trasportare sul retro, visibili da distanza a tutti i presenti, per venir ricaricate attraverso dell'energia generata dall'utilizzo di idrogeno verde italiano.
Abbiamo avuto modo di parlare, prima della finale, con i quattro piloti di Cupra e-Racer: si tratta di Jordi Gené, Tom Blomqvist, Mattias Ekstrom e Adrien Tambay, piloti provenienti da settori diversi che hanno avuto modo di raccontarci la loro esperienza dentro queste vetture. Chiacchierando nel pomeriggio della giornata, abbiamo avuto modo di discutere con loro dell'esperienza che hanno avuto all'interno di queste vetture.
Ciò che ne è risultato è un discorso abbastanza interessante e uniforme, sebbene tutti e quattro abbiano avuto esperienze diverse: sembra infatti che ciò che più diverte all'interno di queste vetture è la gestione della stessa. L'avere gomme di derivazione stradale, unite ad un motore molto performante ma dotato di un Power-Up attivabile, rende la gara molto interessante.
Ekstrom ha parlato soprattutto della resistenza delle vetture: essendo una gara molto combattuta, avere telai più resistenti permetterebbe di avere auto più durature, soprattutti visti gli scontri e la partenza in fila (le tre auto partono parallele). Interessante anche l'approccio al Power-Up di Gené: se effettivamente può essere utile per staccare gli avversari, finirlo prima del tempo porta ad avere il fianco scoperto per il resto della gara.
A prescindere, in generale il feedback che ne è uscito fuori è che questo ETCR sembra essere qualcosa di nuovo, dove le auto non si trovano in status talmente rifiniti da rendere tutto una sfida di poche variabili, ma dove ogni singola scelta, sia essa nell'auto, nel guidatore o nel modo in cui si raffredda il tutto, può cambiare gli esiti.
Abbiamo avuto modo di fare qualche chiacchiera anche riguardo la competizione stessa: l'ETCR, presentata nel 2018 al Salone di Ginevra insieme a Cupra e-Racer, ha poi preso consensi nel corso del tempo da Hyundai e Romeo Ferraris. Sebbene la sfida ora sia solo di questi tre costruttori, il passaggio ad essere una competizione mondiale e l'interesse sempre più crescente verso questo genere di gare - considerato il format e il modo in cui è gestito - fa sì che già per le prossime stagioni ci siano nuovi costruttori interessati.
A tutto questo va aggiunta l'idea del format stesso, che con la gestione del Power-Up e l'utilizzo di droni in campo capaci di raggiungere le velocità delle stesse auto, tutto diventa più scenico e adrenalinico, andando a creare varie forme di intrattenimento (come la fase di ricarica, momento perfetto per osservare da vicino questi bolidi).
Per quanto riguarda la tappa di Vallelunga, il Pool Furious ha visto Mattia Ekstrom e Tom Blomqvist prendersi il primo e secondo posto del podio, mentre per il Pool Fast Adrien Tambey e Jordi Gené hanno conquistato il secondo e terzo posto.