Dalla strada alla pista e ritorno
9 novembre 2007
ACR, ovvero American Club Racer: la denominazione scelta da Dodge per questa edizione molto speciale della Viper SRT-10 è fin troppo esplicita sul tema al quale si sono ispirati designer e progettisti della casa americana.
Il risultato è un'operazione di hard tuning fatto in casa, ma senzsa compromessi: la nuova Dodge Viper SRT-10 ACR è infatti pensata per tutti gli appassionati con il vizio dei track day e si presenta con tutto il necessario per garantire un'esperienza indimenticabile tra i cordoli di un autodromo.
Il merito va equamente distribuito tra una cura dimagrante non estrema (solo 18 kg in meno) ma comunque apprezzabile, un assetto irrigidito e un pacchetto aerodinamico oltre modo vistoso, ma anche in grado di calamitare all'asfalto la Viper.
Andando con ordine, si segnalano l'eliminazione della radio e di una parte del materiale fonoassorbente, mentre alcuni pannelli interni sono stati rimpiazzati con pregiata fibra di carbonio. L'assetto è stato completamente rivisto e ora monta componenti KW, mentre il gigantesco alettone posteriore garantisce una downforce di ben 455 kg già a 220 km/h, rendendo possibile un'accelerazione laterale di 1,5 g!
Nessuna modifica, in compenso, al propulsore, che rimane il monumentale V10 di 8.4 litri capace di ben 600 CV e 760 Nm di coppia: in effetti, pensandoci bene, dovrebbero bastare per fare qualche numero la domenica in pista...
Comunque la buona notizia, per i fortunati proprietari di questa muscle car pronto-corsa, è che la Viper SRT-10 ACR è anche omologata per l'uso su strada, per chi se la sente. Non solo, ma negli Stati Uniti costa "solo" 100.000 dollari, circa 70 mila euro. Ovvero meno di una Porsche Cayman S ben accessoriata: questi americani sono strani, ma qualche volta è difficile non invidiarli...