Divieto di fumo in auto: via libera dal Governo

Divieto di fumo in auto: via libera dal Governo
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Palazzo Chigi approva il decreto legislativo proposto dal Ministero della Salute. Potrebbe entrare in vigore entro Natale
13 ottobre 2015

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Il divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne incinte più volte annunciato riceve il via libera da Palazzo Chigi. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 relative alla lotta al tabagismo. 


Tra le misure proposte dal Ministero della Salute diretto da Beatrice Lorenzin che interessano direttamente gli automobilisti c'è la previsione di vietare di fumare in auto in presenza di minorenni e donne in gravidanza. Si tratta di un divieto di cui si discute da molto tempo e che è in vigore in molti paesi. Tra questi l'Inghilterra, dove il divieto di fumo in auto con bambini e donne in dolce attesa è in vigore dall'1 ottobre


Il divieto dovrebbe entrare in vigore entro Natale, come annunciato dal ministro attraverso un tweet: «Approvato decreto legislativo sul fumo, n difesa dei minori non si fuma in auto. In vigore entro Natale". 

 

Rimane da conoscere quale sarà l'entità delle sanzioni: secondo gli orientamenti emersi in passato in Parlamento, fumare mentre si è al volante potrebbe essere un'infrazione equiparabile all'uso del cellulare, dunque punibile in base all'articolo 173 del Codice della Strada con una multa che va da 161 a 646 euro con la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi in caso di recidiva nel corso del biennio successivo. 

 

Tra le altre misure sulla lotta al tabagismo approvate dal CdM vi sono il divieto di utilizzare aromi per i tabacchi, pacchetti con immagini e avvertenze sui danni alla salute più evidenti, l'abolizione dei pacchetti da 10 (e delle confezioni di tabacco inferiori a 30 g) e il «divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia». 

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