Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Quando si entra in un spirale negativa, sembra che tuto continui ad andare male. Per certi versi, questo assunto potrebbe essere visto per Volkswagen. Travolta quasi un anno fa dall’ormai celeberrimo “Scandalo Emissioni”, la casa di Wolfsburg è ora alle prese con un dissidio dal minor clamore mediatico ma ugualmente rilevante.
A seguito di un dissidio con un fornitore, il gruppo tedesco si è visto costretto ad arrestare la produzione in sei stabilimenti. Dove venivano assemblate Golf e Passat. Wolfsburg, Zwickau, Brunswick, Salzgitter, Kassal ed Emden: questi sono gli impianti coinvolti nella vicenda, alcuni dei quali vedranno una consistente diminuzione delle ore/lavoro, mentre altri verranno fisicamente fermati per circa una settimana, come ha riportato un portavoce dell’azienda al giornale tedesco Welt.
Secondo la Bild, inoltre, saranno più di 20.000 i lavoratori coinvolti nella vicenda, i quali saranno destinati momentaneamente ad un impiego part-time. Da uno studio commissionato ad UBS da Welt, questa situazione comporterebbe una perdita di circa 100 milioni di euro la settimana, per la multinazionale.
Da quanto si apprende, questa situazione è scoppiata a seguito dell’annullamento da parte di Volkswagen di un accordo siglato con il gruppo Car Trim – il cui ammontare era stimato in 500 milioni di euro. Car Trim, ora, chiede 58 milioni per la compensazione. È tuttavia lecito aspettarsi una soluzione in tempi rapidi.