Dietrofront Europa: le auto che dovevano morire e invece forse no

Dietrofront Europa: le auto che dovevano morire e invece forse no
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Dovevano sparire, invece potrebbero rimanere sulle strade ancora a lungo. Le auto con motori termici sembravano destinate all’estinzione dopo il 2035, ma tra ripensamenti e nuove tecnologie, il panorama sta cambiando.
10 febbraio 2025

Per anni, i governi europei hanno spinto per una transizione totale verso l’elettrico, con il bando dei motori a combustione interna previsto per il 2035. Tuttavia, il calo della domanda di EV, l’aumento dei costi e i problemi infrastrutturali hanno portato a un cambio di rotta. Sempre più case automobilistiche stanno rivedendo i loro piani, introducendo ibridi plug-in (PHEV) ed extended-range electric vehicles (EREV) per prolungare la vita delle motorizzazioni tradizionali. Ecco alcuni modelli che sembravano destinati a scomparire e che invece potrebbero sopravvivere, anche dopo il 2035.

Porsche Macan e Boxster: l'addio al benzina non è così certo

Porsche aveva annunciato la transizione completa all’elettrico, con la Macan EV pronta a sostituire il modello a combustione interna e la Boxster destinata a diventare un’elettrica pura. Tuttavia, l’azienda sta anche investendo pesantemente nei carburanti sintetici, una mossa che potrebbe permettere di mantenere motori a benzina oltre il 2035. Inoltre, con il rallentamento del mercato EV, non è escluso che Porsche possa prolungare la vita dei modelli termici o introdurre varianti PHEV per rispondere alla domanda.

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Alfa Romeo: un futuro meno elettrico del previsto?

Alfa Romeo aveva annunciato un futuro totalmente elettrico dal 2027, con la nuova Giulia prevista esclusivamente in versione EV. Tuttavia, di recente Stellantis ha rivisto i suoi piani, con il CEO Jean-Philippe Imparato che ha dichiarato che un ritorno dei motori a benzina potrebbe essere possibile, soprattutto per i mercati meno pronti alla transizione elettrica. Non è escluso che Alfa possa puntare su versioni ibride plug-in, sfruttando la piattaforma STLA Large con tecnologie a combustione interna.

Volvo: dal solo EV al compromesso PHEV

Volvo era una delle case più aggressive nella transizione all’elettrico, con il piano di diventare EV-only entro il 2030. Tuttavia, il calo della domanda ha portato il marchio a modificare la strategia, introducendo ibridi plug-in come soluzione intermedia. Ora l’obiettivo è vendere il 90-100% di auto elettrificate entro il 2030, includendo PHEV e non solo EV puri. Questo potrebbe significare che alcuni modelli storici potrebbero continuare a esistere, almeno in versioni ibride.

BMW e Audi: la trazione elettrica non basta

Entrambe le case tedesche hanno inizialmente puntato tutto sull’elettrico, con BMW che aveva investito in una gamma di modelli iX e i4 e Audi che prevedeva di abbandonare del tutto i motori termici entro il 2033. Tuttavia, negli ultimi mesi, la strategia è cambiata:

  • Audi ha annunciato un ritorno ai modelli ibridi, perché la transizione all’elettrico sta avvenendo più lentamente del previsto.
  • BMW sta investendo anche nell’idrogeno, segno che il futuro non sarà esclusivamente elettrico.

Ferrari e Lamborghini: V12, elettrici o qualcosa in mezzo?

Ferrari ha in programma il lancio della sua prima supercar elettrica nel 2026, ma non intende abbandonare completamente i motori termici. Grazie alla ricerca sui carburanti sintetici, potrebbe continuare a produrre modelli con motori a benzina anche oltre il 2035. Stessa strategia per Lamborghini, che ha già posticipato il lancio del suo primo EV al 2029 e continua a proporre ibridi plug-in sulle sue nuove supercar.

Con l’Unione Europea che sta valutando modifiche alle normative sulle emissioni, il 2035 potrebbe non essere più una data definitiva per l’addio ai motori a combustione interna. Le case automobilistiche si stanno adattando a questa incertezza proponendo soluzioni ibride ed EREV per mantenere viva la loro gamma anche nel lungo termine.

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