Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Oggi la sua presenza qui è molto significativa. Cosa rappresenta SEAT nel Gruppo Volkswagen nel 2019?
Herbert Diess: «Sono qui oggi perché dopo i fantastici risultati del 2018, ci tenevo a fare a Luca e a tutto il team di SEAT le mie congratulazioni. Qualche tempo fa ci siamo resi conto che le decisioni nel Gruppo venivano prese troppo centralmente, non usavamo al meglio la capacità delle nostre consociate. Abbiamo voluto dare loro maggiore libertà di decidere. In particolare a Skoda e SEAT. Il team di SEAT era in grado di fare molto di più. E così è stato. Con vantaggi evidenti anche in termini di capacità di attrarre talenti a Barcellona, ad esempio nello sviluppo di Software, ma anche nell'efficienza dei costi rispetto alla Germania per alcune attività. Oggi SEAT ha un'identità molto più precisa di prima. Ha innalzato moltissimo il livello di soddisfazione dei clienti, è un marchio giovane, sportivo e rinnovato. Ha una forte capacità di attrarre i giovani. Tutto questo, unito al fatto che si torna a parlare di ricavi, le conferisce una maggiore responsabilità all'interno del Gruppo. SEAT si sta preparando al meglio ad essere un brand globale in occidente, in Africa, in Cina».
Quindi SEAT riparte da un target meglio identificato e da un ruolo più definito all'interno del Gruppo Volkswagen?
Luca De Meo: «Certamente. SEAT oggi ha la capacità maggiore in tutto il Gruppo di attrarre clienti più giovani e lo fa con un tasso di conquista superiore al 70%. Questo ruolo di attirare giovani e famiglie ci permette di concentrarci meglio su un target e di capire le sue aspettative. Non solo di oggi, ma soprattutto di domani. Mobilità e connettività. Ripeto fino allo sfinimento che dobbiamo ascoltare i nostri clienti per capire come sarà il mercato fra 10 anni. Questa nostra caratteristica ha motivato la decisione di coinvolgerci di più, fino ad avere in questo un ruolo guida nel Gruppo: la responsabilità di affrontare questo mercato e di risolvere i problemi di micromobilità. Studi e ricerche che poi serviranno a tutta Volkswagen, come è stato l'esempio dell'Algeria, dove il nostro arrivo ha aperto benefici a tutto il Gruppo».
Qual è l'importanza di De Meo in questo percorso?
Herbert Diess: «Luca impersonifica un ottimo mix per SEAT, perché apporta molte competenze che servono a sviluppare un marchio. Sicuramente le basi del successo erano state gettate comunque prima del suo arrivo, con una linea di prodotti decisa 5 anni fa. Ma ciò non toglie il suo ruolo fondamentale. Basti citare l'esempio di Cupra, su cui io ero scettico, non ero sicuro che funzionasse. Invece mi sono dovuto ricredere. Sono qui a testimoniare che la passione del team e di chi lavora in SEAT, unita alle capacità personali di Luca sono state le basi di questo successo che ha permesso oggi di rivelare il vero potenziale di SEAT. Oggi SEAT è un elemento cruciale per un futuro roseo del gruppo VW».
In tema di elettrificazione, quali sono gli obiettivi del Gruppo Volkswagen?
Herbert Diess: «Il Gruppo VW vuole avere un ruolo di leader sulla mobilità individuale, rendendola più sicura, connessa e priva di emissioni. Entro il 2023 saranno investiti 30 miliardi per lo sviluppo, in particolare della mobilità elettrica. Nel 2028 vogliamo avere 70 modelli elettrificati per azzerare quell'1% di contribuzione che il nostro Gruppo genera sulle emissioni globali di CO2. Oggi abbiamo cominciato a lavorare, attraverso la nostra piattaforma dedicata alle auto elettriche, su modelli molto performanti e costosi, perché i costi non sono ancora accessibili a tutti. Auto che partono dagli 80 mila Euro in su. Il prossimo passo, con la Golf ecc. sarà di arrivare ad auto intorno ai 30 mila Euro, per offrire ad un maggior numero di persone l'accesso a questa tecnologia. Stiamo lavorando anche sulle reti di ricarica, con l'obiettivo di dare accesso a un punto di rifornimento ogni 120 Km di raggio, con tempi di ricarica intorno ai 15 minuti che garantiscano circa 100 Km di autonomia. Ma questo non dipende solo da noi».
E SEAT in questo percorso di elettrificazione che ruolo avrà?
Luca De Meo: «Un ruolo fondamentale per la mobilità elettrica più economica e accessibile. La nuova piattaforma che costruiremo a Martorell ci darà modo di sviluppare piccole auto, a meno di 20 mila Euro di costo al cliente, con una facile manutenzione . Cambieremo il paradigma per cui le macchine elettriche sono riservate oggi a pochi milionari. Faremo invece auto elettriche per milioni di persone. La piattaforma potrà servire anche agli altri marchi del Gruppo, ma anche brand esterni, forse. E poi ci concentreremo sulla connettività e sulla guida autonoma. Le aziende di automobili stanno subendo grandi cambiamenti. Stiamo diventando un'azienda di produzione di software, occorrono nuove competenze, partnership con grandi gruppi e nuove risorse. SEAT avrà un ruolo molto importante in questo percorso».
Oggi SEAT ha un'identità molto più precisa di prima. Ha innalzato moltissimo il livello di soddisfazione dei clienti, è un marchio giovane, sportivo e rinnovato
I limiti imposti dal Parlamento europeo impongono alle aziende una forte accelerazione in termini di sviluppo tecnologico. SEAT avrà un ruolo sempre più importante per il Gruppo Volkswagen in questo contesto. Quali sono i motivi che vi fanno affrontare con fiducia questa sfida?
Luca De Meo: «Abbiamo almeno 4 motivi importanti per essere ottimisti per i passi che dovremo compiere nei prossimi anni:
1) diamo avvio a questa impegnativa fase di cambiamento con una forza di brand mai avuta prima, sia come risultati finanziari che come gamma e qualità dei prodotti;
2) diversamente da altri marchi di dimensioni simili al nostro, siamo parte di un gruppo molto grande e questo ci permette di giocarci questa partita in serie A, non dobbiamo cominciare ogni volta da zero, ma possiamo scegliere tra diverse opzioni. Grazie a questa condivisione di opportunità possiamo concretamente parlare dello sviluppo, entro il 2021, di sei modelli tra plug-in ed elettrici, dalla Leon alla El-Born, all'ibrida plug-in Tarraco, fino alla Cupra Formentor, che oggi annunciamo sarà prodotta a Martorell;
3) oggi abbiamo un ruolo molto più chiaro all'interno del Gruppo. Abbiamo guadagnato fiducia e credibilità e svilupperemo una nuova auto elettrica a Martorell, su una nuova piattaforma di circa 4 mt, con forti investimenti e know-how, con un focus sui giovani e le giovani famiglie e le loro necessità di adesso e dei prossimi anni;
4) ci tengo poi a sottolineare un aspetto per me fondamentale: l'atteggiamento. E' molto cambiato, le persone che lavorano in SEAT sono orgogliose, motivate e credono con forza di essere in grado di contribuire alla creazione di un posto migliore. Per me è l'elemento più importante, l'Attitude».
Luca De Meo sarà in SEAT anche i prossimi anni?
Luca De Meo: «Se ci sarò l'anno prossimo non posso dirlo oggi».