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Il gruppo Volkswagen ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia americano per porre fine alle vertenze civili e penali legate al Dieselgate dietro il versamento di un importo pari a 4,3 miliardi di dollari.
La conferma arriva da una nota diffusa da Wolfsburg, in cui si spiega che la bozza del patteggiamento è stata approvata dal consiglio di amministrazione e da quello di sorveglianza del gruppo. Manca dunque solamente la ratifica da parte delle autorità statunitensi.
L'accordo si basa sull'ammissione di Volkswagen della violazione da parte del gruppo di alcune normative vigenti negli Stati Uniti; l'importo monstre di questa sanzione è stato calcolato in base a questa ammissione di colpevolezza.
La sanzione da 4,3 miliardi di dollari si aggiunge ai 14,7 miliardi di dollari che il gruppo di Wolfsburg ha dovuto destinare ai clienti statunitensi proprietari dei 2.0 TDI coinvolti nel Dieselgate e alla cifra, non ancora quantificata, che dovrà essere corrisposta per gli indennizzi dei 3.0 TDI. Resta da capire l'impatto di questi esborsi sul bilancio del 2016; i risultati finanziari del gruppo saranno resi noti il 14 marzo.
L'accordo arriva, come auspicato da Volkswagen, prima dell'insediamento alla Casa Bianca del neo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto per il 20 gennaio.