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Inizia a muoversi sul serio, Volkswagen. Ad una settimana dalle dimissioni dell'ex CEO, Martin Winterkorn – il quale al momento risulta indagato per frode dalla procura federale tedesca – la casa di Wolfsburg ha annunciato che entro la giornata di venerdì verranno rese note le procedure di legalizzazione delle vetture spinte dal propulsore incriminato.
Come primo passo, i possessori delle vetture in esame verranno informati delle emissioni delle loro vetture, le quali saranno corrette in un “prossimo futuro”. Si precisa, inoltre, che tutte le automobili sono sicure, e la loro guidabilità non è in alcun modo oggetto d'esame.
Si da molta importanza ai distributori ed ai siti delle varie nazioni interessate, i quali dovranno tenere aggiornati i clienti con repentini e continui comunicati volti ad informare i diretti interessati.
Un'ulteriore valutazione interna, nella giornata di venerdì, stabilirà precisamente le procedure da rispettare per il richiamo di cinque milioni di vetture marchiate Volkswagen e per le altre 6 milioni di auto del gruppo, tra Audi, Skoda e Seat.
Si precisa, infine, che i modelli come la settima generazione della Passat, la sesta della Golf e la prima Tiguan, equipaggiate dal 2.0 TDI, saranno inevitabilmente oggetto di richiamo,