Dieselgate Volkswagen, Die Welt: «Governo tedesco sapeva»

Dieselgate Volkswagen, Die Welt: «Governo tedesco sapeva»
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Die Welt, quotidiano tedesco conservatore, lancia una pesante accusa al governo tedesco, "reo" di essere a conoscenza di quanto fatto da Volkswagen
23 settembre 2015

Sono accuse pesanti quelle mosse dal giornale tedesco Die Welt. Per il quotidiano – di stampo conservatore, quindi tutto fuorché opposto alla linea dell'esecutivo guidato da Angela Merkel – il governo di Berlino sapeva dell'operato di Volkswagen.

 

«La tecnica della manipolazione dei motori è nota da tempo, anche a Bruxelles.» cita il giornate. Viene portato come prova un documento a firma del Ministero dei Trasporti in risposta ad un'interrogazione mossa dai Verdi, risalente al 28 luglio scorso. Il ministero avrebbe ammesso di essere a conoscenza di tali usi, chiamando in causa anche la Commissione Europea.

 

I Verdi, nell'interrogazione, chiedevano lumi su quanto avviene nei test nei quali si registrano le emissioni, e se fosse possibile alterare i risultati tramite qualche artifizio. Il governo ha allora risposto di seguire le linee guida dell'Unione Europea, la quale ha l'intenzione di eliminare i meccanismi manipolativi, i quali al momento sono purtroppo prassi comune.

 

È però la conclusione della risposta del Ministero dei trasporti a lasciare perplessi. «Il governo federale sostiene, in queste circostanze, gli attuali sforzi per lo sviluppo di norme europee con lo scopo di diminuire ulteriormente le emissioni reali delle automobili.»

 

Non usa la punta di fioretto, invece, la candidata democratica alla presidenza degli USA, Hillary Clinton, la quale non ha parole tenere nei confronti di Volkswagen su Twitter. «È una cosa vergognosa. Quando una società antepone i profitti alla salute ed all'ambiente, ci devono essere conseguenze.»

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