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L'ex manager di Volkswagen, Oliver Schmidt, è stato scarcerato dopo aver scontato la metà della sua condanna a sette anni per il suo coinvolgimento nel Dieselgate negli Stati Uniti. Schmidt, all'epoca dei fatti direttore della conformità tecnica per le attività americane del gruppo di Wolfsburg, era stato arrestato nel 2017 e successivamente estradato in Germania. Ora è in libertà vigilata.
Schmidt è stato scarcerato in seguito a una sentenza emessa dal tribunale di Lüneburg. Solitamente, in Germania i detenuti possono essere rilasciati dopo aver scontato circa i due terzi della pena. La concessione della libertà vigilata a metà del periodo di detenzione viene concessa molto raramente, e solo nei casi in cui si ritiene improbabile che il detenuto possa commettere reati in futuro.
Il nulla osta per l'estradizione di Schmidt in Germania era arrivato nel luglio del 2020. Dopo aver trascorso oltre due anni in un carcere federale statunitense, Schmidt aveva così fatto ritorno in patria. Grazie al patteggiamento - Schmidt si era dichiarato colpevole dei reati di cospirazione e violazione delle normative ambientali - i legali del manager tedesco erano riusciti a ridurre da undici a due i capi di imputazione, con la contestuale riduzione della custodia cautelare a sette anni. Schmidt aveva inoltre dovuto pagare una multa da circa 330.000 euro.